TRASPORTO PUBBLICO: PREOCCUPAZIONE DI CONFCOOPERATIVE E LEGACOOP

TRASPORTO PUBBLICO: PREOCCUPAZIONE DI CONFCOOPERATIVE E LEGACOOP

Forte preoccupazione, da parte di Confcooperative e Legacoop, per il mancato rinnovo dell’accordo sul trasporto pubblico locale tra Seta e le cooperative Cosepuri e Saca Bus. “Le cooperative interessate – sottolineano le due centrali cooperative in una nota del 10 gennaio – non hanno aderito alle proposte avanzate da Seta in quanto economicamente incompatibili con i costi legati alla gestione del servizio, ed in particolare con quelli derivanti dai contratti di lavoro nazionali e dalla manutenzione dei mezzi”. “Il ricorso ad una gara d’appalto – proseguono Confcooperative e Legacoop – non cambia questi oggettivi dati di fatto, e la preoccupazione si sposta allora sulle condizioni entro le quali qualsiasi aggiudicatario potrà svolgere il servizio di trasporto, ovvero sulla tipologia dei contratti di lavoro che potranno essere adottati e sulle condizioni di efficienza dei mezzi”.

Il disegno di intermodalità che ha dato origine a SETA resta valido – spiegano Confcooperative e Legacoop – ma è evidente che l’integrazione tra pubblico e privato nella gestione del trasporto pubblico locale deve comunque avere a riferimento la sostenibilità economica e la qualità del servizio ai cittadini, e non scaricare costi su quel privato sociale responsabile che è anche la prima barriera contro forme di irregolarità che potrebbero essere generate proprio da meccanismi di gara impostati al massimo ribasso”. “In gioco – osservano ancora le centrali cooperative reggiane – vi sono, allo stesso modo, le garanzie offerte ai lavoratori e quelle che riguardano i cittadini sul piano della qualità del servizio, che include anche le condizioni di un parco mezzi che oggi – come confermano le cooperative interessate – produce costi di manutenzione troppo elevati, tanto da rendere decisamente più utile ed economico l’acquisto di nuovi automezzi”. A fronte delle garanzie (tutela dei posti di lavoro di coloro che oggi operano per i consorzi Cosepuri e Saca) chieste dagli assessori Paolo Gandolfi e Alfredo Gennari in vista della gara d’appalto cui SETA intende procedere), le centrali cooperative rilanciano: “il lavoro e la sua dignità si difendono sulla base di patti rispettosi di costi e contratti che sono in capo alle imprese e rispetto ai quali non esistono scorciatoie praticabili che non sconfinino nell’irregolarità”. “Il rapporto che chiediamo con un privato socialmente responsabile come la cooperazione – proseguono Confcooperative e Legacoop – offre maggiori elementi di flessibilità che coincidono anche con una riduzione dei costi e la conseguente maggiore disponibilità di risorse pubbliche per altri capitoli, come è ben verificabile anche dall’esperienza vissuta dalle cooperative nel trasporto pubblico; questa relazione, inoltre, può garantire un maggior legame con il territorio e gli utenti e infine – ed auspicabilmente – può assicurare un concorso strategico alla messa a punto delle risposte ai bisogni dei cittadini, ma è certo che non può derogare – come implicitamente viene chiesto – sul rispetto di norme che costituiscono elementi di tutela per lavoratori e cittadini”. “E’ dunque di questo – concludono le centrali cooperative reggiane – chiederemo un confronto con gli assessori Gennari e Gandolfi, anche per evitare che nell’ambito del lavoro e dei servizi si inseriscano nuove possibili forme di irregolarità che già oggi penalizzano pesantemente le imprese più serie e rispettose delle regole”.