CONFCOOPERATIVE E LEGACOOP: POSSIBILE STRONCARE IL DUMPING CONTRATTUALE

CONFCOOPERATIVE E LEGACOOP: POSSIBILE STRONCARE IL DUMPING CONTRATTUALE

“Oggi ci sono tutte le condizioni per stroncare quei fenomeni di dumping contrattuale  che, nel campo dei servizi, e soprattutto della logistica, hanno determinato in questi anni condizioni di concorrenza sleale tra le imprese e iniqui trattamenti per i soci-lavoratori delle cooperative non aderenti alle centrali più rappresentative”.

Confcooperative e Legacoop commentano così la prima circolare del 2013 del Ministero del Lavoro: “gli esiti di un cammino verso la regolarità – osservano le centrali cooperative – dipendono ora dalle azioni degli Ispettorati del lavoro, ma la direzione generale per l’Attività Ispettiva ha confermato senza ombra di dubbio che i contratti di riferimento per i livelli minimi contributivi e retributivi sono quelli siglati da Agci-Confcooperative-Legacoop e Cgil-Cisl-Uil”.

In presenza di una pluralità di contratti per la medesima categoria, dunque, per i soci-lavoratori di cooperative i trattamenti economici complessivi non possono essere inferiori a quelli previste da questi accordi; in presenza di anomalie rispetto a tale norma (e Confcooperative e Legacoop hanno sempre indicato, tra le più gravi, il contratto applicato dalle cooperative legate all’Unci), gli Ispettorati, attraverso la diffida, dovranno procedere al recupero non solo delle differenze contributive, ma anche delle eventuali differenze retributive.

“La chiarezza usata dal Ministero – osservano Confcooperative e Legacoop – va a completare il risultato ottenuto a più riprese dalle nostre centrali cooperative, grazie ad un’azione intrapresa anni fa, quando si manifestò il rischio (poi tradottosi in fatti) di una irregolarità nel lavoro mascherata da contratti di comodo, capaci di falsare la competizione a tutto discapito delle imprese più serie e responsabili”.

“Proprio queste cooperative – proseguono Confcooperative e Legacoop – si sono viste “sfilare” lavori e appalti sulla base di contratti – come quello dell’Unci – già definiti incostituzionali dal Tribunale di Torino”.

“Ora – concludono Confcooperative e Legacoop – spetta agli Ispettorati del Lavoro dare davvero il colpo di grazia a quel dumping contrattuale che per troppo tempo è stato blandamente colpito e perseguito, nonostante i suoi devastanti effetti sulle dinamiche della concorrenza, sul trattamento dei soci-lavoratori e sullo sviluppo delle cooperative che operano non solo nella regolarità, ma anche secondo principi di responsabilità e di mutualità che costituiscono uno straordinario valore e, semmai, dovrebbero rappresentare anche un vantaggio competitivo, ma giammai una penalizzazione