Alla fiera di scandiano si è parlato di legalità e cooperazione. Sono intervenute le cooperative di libera terra

Alla fiera di scandiano si è parlato di legalità e cooperazione. Sono intervenute le cooperative di libera terra

Un sapore tutto particolare ha avuto quest’anno l’inaugurazione il 17 marzo, della centenaria Fiera di San Giuseppe a Scandiano, dedicata al tema della legalità. Il taglio del nastro è stato affidato al Prefetto di Reggio Emilia Antonella De Miro, da tempo impegnata nella lotta contro l’illegalità, con il sindaco di Scandiano Alessio Mammi. Presente anche una delegazione dell’associazione Libera con Gianluca Faraone, Umberto Ferrari e Raffaella Conci, assieme alla presidente di Legacoop Reggio Emilia Simona Caselli, alla vice presidente Cna Cristina Ferraroni e alla presidente Confcommercio Donatella Prampolini, e a diverse autorità del territorio.

All’interno dei padiglioni del centro fieristico l’imprenditore Vittorio Maioli ha donato un aratro alla cooperativa Terre Joniche, di Isola Capo Rizzuto, consegnandolo alla presidente Raffaella Conci.

Sul tema della legalità è poi seguita una tavola rotonda con tutti gli ospiti, preceduta dai saluti di Alessio Mammi e del Prefetto De Miro.

Mammi ha ricordato il valore economico e commerciale di San Giuseppe, che ogni anno si conferma un appuntamento di grande interesse in campo agricolo, commerciale, industriale e artigianale. Il sindaco ha poi focalizzato l’attenzione sull’impegno della legalità per il contrasto alle mafie: “E’ stato importante per l’amministrazione comunale invitare quest’anno gli esponenti di Libera, a testimonianza di un’attenzione concreta di questo territorio nei confronti della legalità. A Scandiano lavoriamo da tempo su questi temi, attraverso un’opera di sensibilizzazione che coinvolge le scuole e i cittadini, tramite appuntamenti culturali, informativi, iniziative istituzionali e di coinvolgimento delle imprese. Continueremo a tenere alta l’attenzione per promuovere la legalità”.

Colpiscono anche le parole del Prefetto Antonella De Miro: “Il contrasto alle mafie è un tema che riguarda tutto il paese e appartiene anche a questi territori. L’impegno dello Stato è fondamentale, ma non può limitarsi alla repressione attraverso l’impiego delle forze dell’ordine. E’ necessario un intervento corale della società: imprese, famiglie, organizzazioni, per mettere all’indice le pratiche mafiose. La mafia vive del consenso delle persone: il nostro obiettivo è far perdere la sua autorevolezza. In questo modo è più facile debellarla”.

Poi i rappresentanti di Libera hanno portato la propria testimonianza sui processi di costituzione delle cooperative nate dalle terre liberate dalla Mafia: un percorso coraggioso, difficile – anche sul piano economico finanziario e della trasparenza – ma capace di restituire ad un territorio ferito, la possibilità di produrre generi agricoli e gastronomici di eccellenza, con attenzione ad aspetti quali la sostenibilità ambientale e le caratteristiche organolettiche dei prodotti agricoli. C’è tutto un mondo di imprese, lavoratori, cooperatori intenzionati a lavorare nell’ambito della legalità, aspetti considerati come pratiche normali e consuetudinarie in certi territori del paese, ma non ovunque.

Anche i presidenti delle associazioni datoriali sono intervenuti sugli aspetti riguardanti la legalità: Simona Caselli ha messo in rilievo le difficoltà anche tecnico finanziarie, evidenziando quanto sia importante che queste imprese diventino imprese di successo e producano prodotti buoni e apprezzati dal mercato. Rimane poi centrale il contrasto all’illegalità e all’abusivismo, come scelta consolidata e capacità di saper rispondere con forza nel contrasto all’economia illegale. Simona Caselli ha poi ricordato l’impegno di Legacoop a favore delle cooperative di Libera. “Sono orgogliosa che aderiscano alla mia organizzazione – ha detto la presidente di Legacoop – e ricordo anche l’impegno di numerose cooperative reggiane nella raccolta difirme per una proposta di legge per l’emersione alla legalità e la tutela dei lavoratori delle aziende confiscate alla criminalità organizzata”. L’iniziativa (“Io riattivo il lavoro”) è promossa promossa da Cgil, Libera, Legacoop, Arci, Acli, SOS Impresa, Avviso Pubblico, Pio La Torre Onlus, Federconsumatori, Anpi, Uisp e Auser provinciali. Tra i cooperatori ha già superato le 600 firme.

Donatella Prampolini ha sottolineato le difficoltà delle piccole imprese tra sviluppo economico e contrasto alla microcriminalità, e alla mancanza del credito. Cristina Ferraroni ha puntato l’attenzione sull’importante lavoro di denuncia, sensibilizzazione e presidio svolto da CNA per promuovere la legalità.