Emergenza carceri: protocollo d’intesa Ministero Giustizia e Alleanza Cooperative Sociali

Il lavoro per sconfiggere l’emergenza carcere. In cooperativa si riqualifica il detenuto e si abbatte la recidiva: il 98% non torna a delinquere”. Questo è il commento di Giuseppe Guerini, portavoce Alleanza delle cooperative sociali dopo la firma del protocollo d’intesa con il ministero Severino e con il presidente del Dap Giovanni Tamburino.

“È fondamentale fare della pena un’occasione vera di riscatto, come afferma la Costituzione. Una volta scontata la pena, attraverso i percorsi di reinserimento sociale e lavorativo, gli ex-detenuti non ritornano a delinquere. La recidiva è bassissima e ben 98 ex detenuti su 100 non rientrano nelle carceri. Questo dato dimostra che il lavoro in carcere è non solo uno straordinario investimento sociale, ma anche un notevole risparmio economico per le casse dello Stato. Un detenuto, infatti, costa circa 200 euro al giorno al nostro Paese”.

Così, Giuseppe Guerini, portavoce dell’Alleanza Cooperative Sociali e presidente di Federsolidarietà-Confcooperative commenta la sigla del Protocollo d’intesa, sottoscritta al Ministero di Via Arenula, con la Guardasigilli Paola Severino e Giovanni Tamburino, presidente del DAP (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria). Uno strumento che rinnova e accresce l’impegno delle Istituzioni nel favorire l’ingresso delle imprese e la creazione di lavoro nelle carceri Italiane.

Avviare un’attività imprenditoriale in carcere è impegnativo e coraggioso, ma nonostante tutto, in tutta Italia – conclude Guerini – sono diffuse numerosissime best practices a dimostrazione che il coraggio dei cooperatori sociali e la visione di dirigenti illuminati delle Istituzioni creano le premesse per fare anche cose che sembrano impossibilità”.

Le cooperative sociali aderenti a Federsolidarietà – Confcooperative, Legacoopsociali ed Agci Solidarietà (Alleanza Cooperative Sociali), sono presenti in oltre la metà degli istituti di pena, ed hanno creato, dalla fine degli anni novanta ad oggi, migliaia di posti di lavoro permettendo l’abbattimento della recidiva