Sulla situazione di Coopsette una puntualizzazione del presidente Fabrizio Davoli

In merito all’articolo apparso su di un quotidiano locale riportante il titolo “Davoli ai sindaci: Non escludo la liquidazione”, in una nota del presidente Fabrizio Davoli la cooperativa Coopsette puntualizza quanto segue:

1) il presidente Fabrizio Davoli, durante l’incontro tenutosi in Provincia alla presenza del Presidente Gianmaria Manghi e dei sindaci di Castelnovo di Sotto, Campegine, Gattatico, Sant’Ilario d’Enza, Cadelbosco e Bagnolo in Piano, ha rappresentato lo stato dell’arte in merito alla predisposizione del Piano concordatario, il cui termine ultimo per il deposito presso il Tribunale di Reggio Emilia è fissato al prossimo 26 ottobre, e le linee guida dello stesso, soffermandosi in particolare sulle questioni relative alle eccedenze di personale, ai possibili strumenti per la loro gestione e al prestito da soci;

2) al presidente di Coopsette sono attribuite diverse dichiarazioni “virgolettate”, in realtà mai rilasciate nei termini riportati;

3) contrariamente a quanto lascerebbe intendere l’articolo, la cooperativa, i suoi advisors finanziari e legali, nonché l’attestatore preposto, non hanno ancora cessato di lavorare , in costante rapporto come da previsioni di legge con i Commissari giudiziali nominati dal Tribunale, alla predisposizione di un Piano concordatario;

4) in merito ai rapporti con le organizzazioni sindacali, il confronto è in corso e, pur non nascondendo l’oggettiva complessità e criticità della situazione, la Cooperativa mantiene fermo l’obiettivo della continuità aziendale, pur in via indiretta, e la gestione delle eccedenze mediante gli ammortizzatori sociali. Tale confronto, è giusto evidenziarlo, sta avvenendo con la massima assunzione di responsabilità delle parti e mai al tavolo si è parlato di “200 lavoratori destinati ad essere licenziati”.

Il diffondere notizie inesatte relative alla procedura concorsuale, che deve rigorosamente rispondere a quanto previsto dalle normative in materia fallimentare, e alla sua evoluzione, con le relative e mai nascoste complessità e criticità, comunque di certo non aiuta il lavoro in corso e rende ancora più difficile il raggiungimento di un obiettivo che già di per se appare oggi oggettivamente assai impegnativo.