Servizi per la prima infanzia: il convegno di Legacoopsociali a Roma

Servizi per la prima infanzia: il convegno di Legacoopsociali a Roma

Innovazione, la nuova legge in discussione e la questione Nidi al Sud. Questi sono i tre filoni di confronto durante l’incontro nazionale del 24 luglio a Roma sui servizi per la prima infanzia, organizzato da Legacooposociali. Al dibattito, oltre alla presenza di decine di cooperatori sociali, erano presenti la senatrice Francesca Puglisi, Lorenzo Campioni del gruppo nazionale Nidi, il prefetto Silvana Riccio (Autorità di gestione Pac, Piano azione coesione) e Margherita Brunetti in rappresentanza del Garante per l’infanzia.

Presenti all’iniziativa anche le cooperative sociali reggiane Solidarietà 90 (Laura Sesenna), Ambra (Mirosa Macciò) e Coopselios (Lina Borghi e Sabria Bonaccini), oltre a Legacoop Reggio Emilia (Carlo Possa).

Dopo i saluti della presidente nazionale Legacoopsociali Paola Menetti, a introdurre le proposte e i temi della giornata è stato Alberto Alberani, responsabile nazionale Infanzia dell’associazione. “Da cooperatori e cooperatrici – ha spiegato – ci piace fare e realizzare azioni concrete piuttosto che rimanere bloccati da inutili e sterili polemiche per questo motivo Il 23 luglio abbiamo deciso di promuovere un’azione formativa a cui parteciperanno cooperative di alcune regioni e che proporremo anche ai colleghi dell’Alleanza delle cooperative identificando Foncoop come possibile canale di finanziamento. Una forma concreta per promuove l’Alleanza delle cooperative e promuovere progetti interterritoriali. Riteniamo importante approfondire il tema qualità-costi anche partendo dalle molteplici esperienze e ricerche in essere di promuovere l’adesione alla centrale acquisti realizzata dalla cooperativa Coopselios a cui già molte cooperative aderiscono. Un’occasione concreta per ottimizzare gli acquisti e portare benefici alle cooperative. Utilizzando e valorizzando le buone pratiche interne, superando rivalità e gelosie che troppo spesso producono inutili doppioni e aumento dei costi. di rafforzare la presenza all’interno della rivista bambini (che per chi opera nei servizi alla prima infanzia è un importante punto di riferimento) attraverso una rubrica mensile dove potremo esprimere nostre riflessioni e valorizzare le nostre attività”

E’ stato poi affrontato il disegno di legge sul sistema integrato di educazione e istruzione. A spiegare i termini del decreto 1260, che andrà in discussione alla commissione la prossima settimana, è stata la senatrice Francesca Puglisi. “Abbiamo fatto 42 audizioni in settima commissione – ha raccontato la senatrice del Pd – e il Governo, come confermato dal sottosegretario Delrio, è impegnato a trovare le coperture: un miliardo e mezzo fino al 2020. Questa legge colloca il governo pubblico dei servizi integrati scolastici ed educativi: i dati sono allarmanti, i diritti non più esigibili per tutti. È dimostrato che dove ci sono più servizi per l’infanzia si alza il tasso di occupazione femminile e dove è al minimo, come in Calabria, abbiamo lo stesso tasso pari a quello del Pakistan. In tal senso spero che si attivi anche il ministro del Lavoro Poletti”.

Sulla legge Alberani ha ribadito le posizioni della cooperazione sociale che è stata ascoltata in audizione lo scorso aprile. Anche Lorenzo Campioni e il Garante per l’infanzia sostengono il percorso della legge e della sua approvazione. I dati sulla povertà infantile sono allarmanti.

Altro importante argomento affrontato nel seminario è stato quello del Pac e della questione Sud. A esporla è Michele De Angelis, presidente coop sociale Prisma e componente gruppo infanzia Legacoopsociali. “Il Federalismo penalizza il Sud come testimonia lo Svimez: negli ultimi 20 anni sono diminuite le risorse pubbliche verso il Mezzogiorno. Il ruolo della cooperazione sociale è quello sottolineato da Campioni: stare al centro delle comunità. I diritti dei bambini vanno rafforzati con strutture di qualità e anche i bimbi meridionali hanno diritto a una Rete di Nidi come avviene al Nord. Anche da noi si può fare”. E De Angelis fa riferimento ai fondi Pac che, a breve, saranno distribuiti nelle quattro regioni convergenza (Campania, Puglia, Calabria, Sicilia) con il secondo riparto di 500 milioni. “Come Autorità di gestione dei fondi – ha spiegato il prefetto Silvana Riccio – abbiamo recuperato molte informazioni. Ci sono leggi regionali molto diverse e la mediazione politica locale ha determinato tempi lunghi. La domanda finisce perché le famiglie non hanno più soldi: emerge la questione della compartecipazione. Sui Nidi il Sud vede situazioni disastrose e a questo bisogna aggiungere l’esigenza di togliere i bambini da un contesto ambientale difficile”.

La giornata si è conclusa con le esperienze e le buone pratiche della cooperazione sociale da Nord a Sud passando per le isole: proposte per un futuro possibile ai servizi per l’infanzia.