“Lo stato ci usa come una banca”. Intervista al direttore generale di Coopselios su Telereggio

Raul Cavalli (direttore generale di Coopselios), è stato intervistato mercoledì 27 marzo da Telereggio sui crediti che le cooperativa vantano dalla Pubblica Amministrazione e che contribuiscono fortemente a frenano lo sviluppo imprenditoriale.

‘La devastante media arriva – ha detto Cavalli – a un ritardo di 8-9 mesi. È un peso che sta schiacciando qualsiasi iniziativa e possibilità di incrementare la qualità nei nostri servizi’.

Coopselios nei confronti di Regione e Comuni vanta 30 milioni di euro, di cui 20 già scaduti.

‘Con 30 milioni – spiega Cavalli – noi creiamo 2.000 posti letto per Rsa e 1.500 posti di lavoro. Li abbiamo già realizzati duemila posti letto, però ci abbiamo messo vent’anni, se non avessimo un’amministrazione così lenta avremmo potuto farlo in cinque’.

Coopselios riesce a reggere a questo flusso di cassa fantasma. E una delle realtà più grandi in Italia, presente in venti province, con una serie di attività e clienti molto diversificati. E i bilanci che presenta le consentono inoltre di beneficiare della fiducia delle banche. Ma la gestione è comunque complessa: ‘siamo chiamati a pagare stipendi e contributi e siamo chiamati a rispondere ai piani di rientro di mutui fatti per la realizzazione di scuole, nidi, Rsa. Ci sono cooperative che stanno soffrendo molto più di noi e stanno facendo miracoli chiedendo sacrifici che non è giusto chiedere. Chiediamo uno scatto di responsabilità alla pubblica amministrazione’.