Letteratura e lavoro femminile in un concorso promosso da Coopselios e Biblioteca Panizzi

Letteratura e lavoro femminile in un concorso promosso da Coopselios e Biblioteca Panizzi

La Biblioteca Panizzi del Comune di Reggio Emilia e Coopselios hanno promosso il primo Concorso letterario nazionale “Il lavoro femminile. Impegno, creatività, resistenza”.

L’iniziativa nasce dalla realtà di Coopselios, che impiega quasi 3.000 lavoratori, dei quali il 92% donne. Il concorso è infatti dedicato a Maria Maddalena Iovene, scomparsa all’età di soli 38 anni, consigliera di Coopselios ed espressione di un fecondo intreccio tra vita e lavoro, tra creatività e dedizione ai temi del riscatto umano e sociale. Il suo esempio di partecipazione umana  dedicata all’aiuto delle persone più fragili, che essa stessa seppe efficacemente tradurre nella pagina letteraria, è il modello al quale si ispira il nuovo concorso, riservato alle donne, con il quale si propone la realizzazione di testi ispirati al lavoro femminile secondo tre suoi tipici attributi: impegno, creatività, resistenza. Impegno a portare avanti ciò che si ama o a farsi comunque carico anche di ciò in cui non ci si riconosce. Creatività come aspirazione al meglio o, semplicemente, come talento che si sviluppa nel quotidiano sforzo della sopravvivenza. Resistenza, come forza che si esprime nel tentativo di far convivere con la vita tutto ciò che è generato con impegno e creatività.

Le caratteristiche del concorso sono state presentate il 27 marzo, dall’assessore comunale alla Cura della comunità Natalia Maramotti, dal direttore della Panizzi Giordano Gasparini e dal presidente di Coopselios Guido Saccardi e da Annalisa Lusuardi, che per Coopselios cura la realizzazione del concorso. Erano presenti, tra gli altri, anche la madre e la sorella di Maria Maddalena Iovene, Anna e Monica.

“Questa iniziativa si inserisce bene nelle strategie messe in campo dal Comune sulle politiche di genere – ha detto Maramotti – e segna una condivisione su alcune parole chiave. Partendo dalle donne, che possono essere il motore di una concezione del lavoro inteso come rapporto sociale per trasformare il mondo. In questo discorso è centrale il potere, altro tema sul quale abbiamo centrato le iniziative di ‘Primavera donna’ di quest’anno.”

Il bando Concorso letterario nazionale “Il lavoro femminile. Impegno, creatività, resistenza” sarà pubblicato la prossima settimana e scadrà il 30 settembre 2013. La proclamazione delle autrici finaliste avverrà entro luglio 2014. Alle vincitrici sarà dedicata la pubblicazione di un’antologia edita da Diabasis. Il concorso è strutturato nell’unica sezione “Prosa – Racconto breve”. La partecipazione, gratuita, è riservata alle donne, cittadine italiane e non, che abbiano compiuto 18 anni alla data di chiusura dei termini di iscrizione (30 settembre 2013). Sono ammesse unicamente opere inedite scritte in lingua italiana, di lunghezza non inferiore alle 5 e non superiore alle 15 cartelle dattiloscritte. La giuria del concorso, che sarà composta da 5 membri, selezionerà un minimo di 5 opere. Gli autori selezionati riceveranno in premio la pubblicazione gratuita del proprio elaborato nella Raccolta antologica. Tutti i finalisti riceveranno un attestato di merito.

La direzione culturale del concorso è a cura di Coopselios. Il materiale per partecipare al concorso dovrà essere consegnato a mano, inviato a mezzo posta prioritaria o per raccomandata entro il 30 settembre 2013 alla Cooperativa sociale Coopselios, via Antonio Gramsci, 54/S, 42124, Reggio Emilia.

Nel corso della presentazione del Concorso è stato anche illustrato il progetto Migra-Safe. Un’ulteriore iniziativa dedicata ai diritti del lavoro per le donne, in particolare straniere, è sostenuta dalle cooperative Coopselios e Boorea e promossa dal Gruppo di volontariato civile (Gvc) per sostenere il progetto di solidarietà internazionale Migra-Safe, al quale la cooperativa devolverà un contributo di 2.000 euro, finalizzato al sostegno dell’immigrazione regolare, al rispetto dei diritti del lavoro e alla riduzione del traffico di esseri umani. Con questo progetto – del quale hanno parlato oggi nel corso dell’incontro il presidente di Boorea Ildo Cigarini e Nadia Riccò, coordinatrice del progetto per conto di Gvc – saranno aiutate 450 donne capofamiglia in Cambogia, il paese più povero di tutto il Sud Est asiatico.