LEGACOOP INTERVIENE SULLA VERTENZA COOPSERVICE  E SULLA PRESENZA DELLE COOPERATIVE SPURIE

LEGACOOP INTERVIENE SULLA VERTENZA COOPSERVICE E SULLA PRESENZA DELLE COOPERATIVE SPURIE

Bene ha fatto la nuova Direzione Territoriale del Lavoro – afferma una nota di Legacoop Reggio Emilia del 4 dicembre – a convocare l’Osservatorio provinciale della cooperazione, che riteniamo sia uno strumento efficace (lo dimostrano i risultati di altre province) per contrastare il fenomeno delle cooperative spurie, o finte cooperative. Un fenomeno che dovrebbe preoccupare tutti, e in particolare le organizzazioni sindacali, che invece ultimamente sembrano attente solo ad avviare vertenze nei confronti delle cooperative che cercano di applicare per intero i contratti nazionali firmati con Cgil, Cisl e Uil, come nel caso recente di Coopservice, pur nella difficoltà di operare in un mercato completamente destrutturato da concorrenti fuori controllo che non applicano nessun contratto regolare. La disponibilità di Coopservice ad applicare interamente il contratto è stata dimostrata, ma non si può far finta di non vedere che tipo di imprese (cooperative e non) operano sul mercato.

Segnaliamo che dagli ultimi dati rilevati nella nostra provincia ben il 42% delle oltre 1000 cooperative presenti, non aderisce a nessuna centrale cooperativa; a ciò si aggiunga che ogni anno nascono dalle 25 alle 30 cooperative che non si associano alle organizzazioni cooperative riconosciute. Sono cooperative attive in buona parte nel settore servizi e che in pratica sfuggono nella quasi totalità ai controlli ministeriali previsti per le cooperative.

Dispiace e preoccupa che il sindacato reggiano, anche con l’ultima riunione dell’Osservatorio provinciale della cooperazione, convocato con molto anticipo e su richiesta dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, abbia dimostrato scarsa o nulla attenzione per la necessità di contrastare un fenomeno dilagante come quello delle cooperative spurie, che possono essere strumenti non solo di concorrenza sleale, ma anche rischiosi dal punto di vista del lavoro nero e della legalità. Chiedere che ci sia la possibilità per le cooperative che applicano i contratti regolari di operare in un mercato corretto è il minimo. Aprire vertenze solo con chi vuole applicare il contratto, senza far nulla per regolarizzare il mercato, é come voler nascondere la polvere sotto il tappeto.