IL CONVEGNO DELLA REGIONE SUL WORKERS BUYOUT. IL RUOLO FONDAMENTALE DI LEGACOOP

IL CONVEGNO DELLA REGIONE SUL WORKERS BUYOUT. IL RUOLO FONDAMENTALE DI LEGACOOP

Negli ultimi cinque anni abbiamo investito ogni anno dai quattro ai sei milioni di euro nello sviluppo di nuove cooperative nate da crisi aziendali o da imprese senza ricambio generazionale, e continueremo a farlo. Al di là delle crisi legate soprattutto alle costruzioni, la cooperazione continua a creare occupazione e a registrare un saldo positivo”: lo ha ricordato il presidente di Legacoop Emilia-Romagna,Giovanni Monti, nel corso dell’incontro dell’8 giugno promosso dalla Regione Emilia-Romagna sui workers buyout, le cooperative nate da crisi aziendali o da imprese prive di ricambio generazionale.

“È un fenomeno che sta assumendo sempre maggiore consistenza– ha sottolineato Roberta Trovarelli, responsabile della promozione di nuove imprese di Legacoop Emilia-Romagna – Si va da imprese dalle dimensioni significative, come la Greslab di Scandiano che produce ceramiche, conta 50 soci e occupa 74 addetti, alla IT Distribuzione di Castel San Pietro Terme che conta 3 soci e 4 addetti. Il ruolo della cooperazione è a tutto campo: non si tratta solo di contribuire al finanziamento dell’operazione, viene svolto un vero e proprio lavoro di tutoraggio che va dall’analisi dell’idea imprenditoriale, al business plan, all’analisi dei mercati, fino a seguire passo per passo il decollo della nuova impresa”. Sono 57 le cooperative nate in Emilia-Romagna con il percorso del workers buyout, “uno strumento – aggiunge Trovarelli – che ancora non è ben conosciuto e che può diffondersi con successo”.

Al convegno hanno partecipato rappresentanti di Comuni, ordini professionali, sindacati e la Regione, con l’assessore Palma Costi, si sta impegnando attivamente per fare conoscere ancora meglio questo strumento.

“Negli ultimi anni – osserva Monti – la cooperazione è stata spesso descritta come una realtà in difficoltà, a causa soprattutto della crisi delle costruzioni, una crisi, oltretutto, che è sistemica. In realtà, sono state investite risorse molto importanti nella nascita e nel consolidamento di nuove cooperative, tanto che il saldo occupazionale della cooperazione in Emilia-Romagna è sempre stato, anche in questi anni, col segno positivo”.

Le esperienze reggiane di workers buyout sono tra le più significative, grazie anche al supporto di Legacoop Emilia Ovest. All’iniziativa promossa dalla Regione sono infatti intervenuti  Antonio Caselli, presidente di Greslab, e Walter Bonacini, vicepresidente della cooperativa Arbizzi. Presenti per Legacoop Emilia Ovest Daniela Cervi e Matteo Pellegrini.