Il 4 maggio inaugurati i nuovi impianti della Latteria Centro Ghiardo

Il 4 maggio inaugurati i nuovi impianti della Latteria Centro Ghiardo

La Latteria Centro Ghiardo è oggi una delle realtà più significative della provincia nel settore lattiero-caseario, e un punto di riferimento importante nel mercato del Parmigiano Reggiano. Nei primi anni del 2000 ha incorporato le Latterie sociali Grassano di S.Polo, Orologio di Montecavolo e Nuova Montalto di Vezzano sul Crostolo.

Sabato 4 maggio sono stati inaugurati con una grande festa i nuovi impianti della Latteria, che negli ultimi anni ha investito oltre 3 milioni di euro per il potenziamento produttivo, passando da 5.000 a 17.000 tonnellate di latte trasformato. Con gli ultimi investimenti oggi la cooperativa trasforma il latte in 100 forme al giorno. In particolare i reparti che sono stati ristrutturati ed ampliati sono la sala latte con il miscelatore del latte e la cucina con l’ampliamento e l’installazione del sollevatore per il sollevamento e la movimentazione delle forme dalle caldaie, impianto questo all’avanguardia e unico nella nostra provincia. Sono inoltre stati adeguati il salatoio e altri reparti di lavorazione.

La festa per l’inaugurazione ha visto una grande partecipazione: i numerosissimi presenti hanno potuto assistere al tradizionale taglio della forma, eseguito dal maestro tagliatore Giuseppe Mariani. Hanno fatto gli onori di casa il presidente della cooperativa Vittorio Bertolini e l’assessore al Parmigiano Reggiano del Comune di Bibbiano Umberto Beltrami. La cerimonia è stata aperta con la benedizione del parroco di Bibbiano don Romano Vescovi.

«Abbiamo voluto non solo inaugurare gli impianti – ha spiegato il presidente Bertolini – ma anche organizzare un momento di festa come segno di gratitudine verso i soci della cooperativa, gli amministratori vecchi e nuovi, i casari, i collaboratori, i tecnici. La Latteria Centro Ghiardo – prosegue Bertolini – è una cooperativa cresciuta grazie all’impegno e al lavoro di tanti uomini e donne: in particolare di Giuseppe Cagni, che è stato presidente per 30 anni e l’uomo che ha aggregato i soci delle diverse cooperative unificate; il precedente casaro Giuliano Valcavi, della cui competenza la Latteria ancora si avvale; l’attuale casaro Stefano Domenichini con la moglie Luisa, il figlio Gabriele e tutti i suoi collaboratori; e infine l’ingegnere Tonino Rivieri che ha progettato e seguito lo sviluppo della cooperativa in tutte le fasi di crescita. Nel nostro lavoro – ha prosegito il presidente della Latteria – ci vogliono persone capaci, bòun come si dice in dialetto, perché con anche tutte le tecnologie del mondo alla fine il valore aggiunto del nostro prodotto è la competenza e specialmente la passione delle persone, e la voglia di cooperare insieme».

Sono intervenuti all’inaugurazione la senatrice Leana Pignedoli, i sindaci di Bibbiano Sandro Venturelli, di Quattro Castella Andrea Tagliavini e di Vezzano Mauro Bigi, l’assessore provinciale all’Agricoltura Roberta Rivi, il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano Giuseppe Alai e il presidente della Sezione reggiana del Consorzio Graziano Salsi. Presenti anche il consigliere regionale Fabio Filippi e i rappresentanti delle associazioni di categoria Ivan Bertolini (Cia), Marino Zani (Coldiretti), Alberto Lasagni (Confcooperative), Carlo Possa (Legacoop).

Il latte prodotto dai soci della cooperativa Latteria Centro Ghiardo proviene dai comuni di Bibbiano, Reggio Emilia, Quattro Castella, Vezzano sul Crostolo, S.Polo, Albinea. La cooperativa sviluppa l’attività commerciale con la società Parmareggio e la cooperativa LattEmilia. La Latteria ha beneficiato dei finanziamenti della Legge Regionale 39/99, delle misure del Piano Sviluppo Rurale delle Regione Emilia Romagna 2000-2006, dei Progetti di filiera 2009 e ha chiesto i contributi per gli ultimi  interventi in parte realizzati nei Progetti di filiera previsti dal PSR 2007/2013 annualità 2012. Anche le aziende agricole socie hanno investito beneficiando dei programmi regionali e comunitari già citati e sono cresciute negli anni grazie soprattutto agli ottimi risultati ottenuti nella produzione del Parmigiano Reggiano.