E’ nata la cooperativa Arbizzi: un nuovo esempio di workers buyout

E’ nata la cooperativa Arbizzi: un nuovo esempio di workers buyout

Reggio Emilia è un po’ la capitale del workers buyout, il percorso che permette ai lavoratori di aziende in crisi o fallite di rilevare l’attività costituendo una cooperativa. Ora la costituzione in questi giorni della nuova cooperativa Arbizzi di Corte Tegge può rappresentare una nuova frontiera del workers buyout, che vede sempre la cooperazione reggiana in prima fila.

“Il workers buyout – spiega Daniela Cervi, responsabile dell’Ufficio economico finanziario di Legacoop Reggio Emilia – è l’affitto o l’acquisto dell’azienda da parte dei lavoratori. Negli ultimi anni di ciclo economico negativo è stato un modello particolarmente utilizzato in situazioni di crisi aziendale per rilanciare l’attività di imprese in fallimento o altra procedura concorsuale (vedi nella nostra provincia i noti casi di Greslab, Art Lining…). Ma questa della cooperativa Arbizzi è una storia del tutto diversa! Qui partiamo da un’azienda sana, con ottimi risultati di bilancio e in questo caso il workers buyout è stato utilizzato in funzione al ricambio generazionale”.

Si parte dalla Arbizzi Srl, società fondata da Emilio Arbizzi nel 1997 con sede a Corte Tegge, che opera nel campo della commercializzazione di prodotti e materiali per l’imballaggio industriale. L’azienda svolge esclusivamente attività commerciale, concentrandosi prioritariamente sulla scelta di prodotti innovativi ed a sostenibilità ambientale. La capacità di stoccare elevati volumi, garantendo al proprio cliente flessibilità, rapidità e personalizzazione del servizio, rappresenta il principale vantaggio competitivo rispetto alla nutrita concorrenza.

Il progetto della “Arbizzi società cooperativa” nasce quindi a seguito della decisone della proprietà, assistita dallo Studio Labanti e Pasini, in assenza di un ricambio generazionale diretto, di trasferire l’azienda ai propri dipendenti, essendo loro già i principali detentori del know-how ed avendo maturato negli anni di lavoro a fianco dell’imprenditore le competenze necessarie per gestire autonomamente l’azienda. La strategia progettuale è improntata alla prosecuzione delle linee guida imprenditoriali già tracciate negli ultimi 10-15 anni e mira al consolidamento della propria posizione di mercato, forte del nome e del know how e grazie all’appoggio di Legacoop e al supporto economico e finanziario del Movimento cooperativo (Coopfond e Cfi, Cooperazione Finanza Impresa) che ha favorito la nascita della cooperativa con un importante intervento finanziario sia in termini di capitalizzazione, sia di finanziamento a medio lungo termine e mettendo a disposizione i necessari strumenti di garanzia per l’accesso al credito.

“Tutto è iniziato – racconta Emilio Arbizzi – nella cantina di casa come ufficio, in un garage di 8 mq come magazzino, con un vecchio computer e un furgoncino di seconda mano. Con volontà e dedizione siamo pian piano cresciuti e oggi l’azienda opera in uffici spaziosi, magazzini attrezzati, e utilizza un sistema informatico aggiornato, ed ha un invidiato parco clienti e fornitori, ma specialmente è una grande squadra. Ho preferito cedere il passo ad una fiorente cooperativa, con soci i miei collaboratori, una squadra intraprendente e determinata”.

Se dobbiamo esprimere due impressioni a caldo sulla situazione a nome di tutti i nostri colleghi – spiegano il presidente della cooperativa Simone Vallieri e il vicepresidente Walter Bonacini – possiamo dire che il passaggio di testimone da parte d Emilio Arbizzi ci ha riempito di orgoglio. Lavorando al suo fianco per anni in un ambiente sereno e stimolante abbiamo avuto la possibilità di crescere umanamente e professionalmente. Con grande entusiasmo da parte di tutti affronteremo questa sfida dura e ambiziosa, dimostrando con coraggio e determinazione il nostro valore sul campo”.

La cooperativa è stata presentata il 17 luglio nella sede di Legacoop Reggio Emilia, alla presenza dei nuovi dirigenti della cooperative di Emilio Arbizzi e di Daniela Cervi di Legacoop. Erano presenti anche diversi soci della nuova cooperativa..

La cooperativa Arbizzi. L’azienda impiega 18 dipendenti, oltre ad una decina di agenti operanti sul territorio, e si è progressivamente sviluppata negli anni raggiungendo un fatturato intorno ai 10 milioni di euro nel 2013 con buona redditività e un patrimonio netto superiore ai 2 milioni euro.

L’azienda, nonostante la crisi economica generale, è stata in grado di mantenere la propria quota di mercato, consolidare i legami con la propria clientela e realizzare profitti costanti. L’attuale bacino di penetrazione commerciale è rappresentato dal Nord Italia, con fortissima preminenza dell’Emilia Romagna ed un portafoglio clienti di primordine.

La cooperativa ha firmato l’atto costitutivo davanti al Notaio lo scorso 26 giugno ed ha stipulato il contratto d’affitto d’azienda con la Arbizzi srl a decorrere dal 1 luglio. Tutti i 18 dipendenti della Arbizzi srl sono passati alla cooperativa, mantenendo il proprio inquadramento e le proprie condizioni retributive, e in 16 sono diventati “soci lavoratori” della nuova società.

E’ stato nominato un consiglio di amministrazione composto da 6 membri, di cui 1 consigliere indipendente e 5 consiglieri nominati fra i soci lavoratori, scelti tra i “responsabili” delle principali aree di attività aziendale (commerciale, acquisti, amministrazione finanza e controllo, logistica), ed è stato nominato il collegio sindacale.

Il progetto prevede l’affitto del ramo d’azienda da Arbizzi srl per la durata di 6 anni, un arco di tempo stimato congruo alle capacità della nuova cooperativa di raggiungere un equilibrio economico/finanziario tale da consentire l’investimento costituito dall’acquisizione a titolo definitivo dell’azienda. Le risorse necessarie per l’acquisto dell’azienda, saranno pressochè generate dall’autofinanziamento, nell’ipotesi estremamente realistica di conseguire nei prossimi esercizi i medesimi risultati reddituali degli anni passati.

I soci lavoratori della Arbizzi hanno sottoscritto il capitale della nuova cooperativa nella misura di € 5.000 cadauno per un totale di 80.000 €, cui si aggiungono altri 120.000 euro di capitale sottoscritto da Emilio Arbizzi in qualità di socio finanziatore (senza nessun ruolo operativo nella cooperativa) e altri 100.000 euro di capitale sottoscritto da CFI (Cooperazione Finanza Impresa).

L’intervento finanziario del sistema cooperativo si completa poi con il finanziamento deliberato da Coopfond (Fondo di Promozione Cooperativa di Legacoop) per ulteriori 290.000 euro.

L’idea è in definitiva quella di portare avanti un’attività che ha un mercato rilevante ed in cui la capacità di soddisfare il cliente garantendo un servizio rapido, personalizzato e flessibile, rappresenta un assoluto punto di forza da preservare.

Si sottolinea poi come il “marchio” Arbizzi costituisca un valore aggiunto ed è quindi stato mantenuto nella denominazione della nuova cooperativa.