Coopservice non abbandona la logistica ma investe per crescere. La risposta ai sindacati

Coopservice non ha intenzione di abbandonare il settore della logistica. Una razionalizzazione è necessaria per riportare i costi a livelli compatibili con quelli di mercato. La cooperativa sta facendo la propria parte con nuovi investimenti, tra cui la realizzazione di una nuova sede della logistica nella zona industriale di Corte Tegge”. E’ la risposta del presidente di Coopservice Roberto Olivi all’allarme lanciato da Cgil-Cisl-Uil

Nel piano triennale della cooperativa di Reggio Emilia è previsto un rafforzamento della logistica, al cui interno sono stati integrati i servizi ecologici e la controllata Log’s, attività che producono utili e che stanno contribuendo a ridurre il disavanzo del settore.

Olivi precisa anche che “l’uscita da alcuni cantieri, che sono strutturalmente in perdita, non è un segnale di fuga ma un segnale della volontà di Coopservice di portare avanti sul serio un necessario progetto di riorganizzazione in un settore tra i più esposti alla concorrenza sleale. Una situazione che non è migliorata nonostante la nostra adesione a diversi protocolli tesi a salvaguardare le condizioni di lavoro dei dipendenti attraverso l’applicazione di contratti sottoscritti dai sindacati maggiormente rappresentativi”.

Il piano triennale sta già producendo benefici per tutti i settori, tra cui la logistica. Obiettivo di Coopservice è concentrarsi su servizi ad alto valore aggiunto come la logistica farmaceutica.

“Quello che stiamo facendo – conclude Olivi – è molto più di una semplice, quanto necessaria, razionalizzazione. Stiamo investendo nel settore e lo dimostra la volontà di realizzare una nuova sede, di proprietà, per la logistica nella zona industriale di Corte Tegge. Sarà una sede molto più funzionale e che contribuirà  a rendere sempre più efficiente il settore. L’iter è già stato avviato”.

Nel ribadire che la mensa non è un istituto previsto dal Contratto Nazionale di Lavoro, il direttore generale Emil Anceschi coglie la disponibilità dei sindacati a discutere della riorganizzazione del rilancio della linea logistica e ecologia e auspica il raggiungimento di un accordo senza ricorso a prove di forza. “Sappiamo tutti che una razionalizzazione è necessaria. Da parte nostra non ci sottrarremo al confronto con i sindacati, con la consapevolezza che la nostra permanenza nella logistica e la salvaguardia dei livelli occupazionali reclamano scelte incisive, sia pure limitate nel tempo”.