COOPERATIVA CILA: IL BILANCIO 2014 IN UTILE

COOPERATIVA CILA: IL BILANCIO 2014 IN UTILE

All’assemblea dei soci della cooperativa agricola Cila di Novellara c’è stata soddisfazione per la chiusura in positivo del bilancio 2014. “Un risultato positivo – spiega il presidente della Cila Graziano Salsi – nonostante una realtà dei mercati dei prodotti tipici, in particolare il Parmigiano Reggiano, che crea situazione di minor reddito e maggiore fabbisogno finanziario alle imprese”.

Il valore della produzione ha raggiunto 14.575.386 euro, in leggera flessione per effetto del calo delle quotazioni del formaggio che ha consigliato valorizzazioni molto prudenti. Gli ammortamenti effettuati corrispondono a 924.280 euro; il costo del lavoro è stato di 2.732.621 euro, realizzando un utile netto di 52.756 euro, dopo aver sostenuto imposte e tasse per 125.062 euro.

Gli investimenti nel corso del 2014 hanno raggiunto i 2.014.757 di euro, il doppio dello scorsa annata, a testimonianza – spiega Salsi – dell’impegno della cooperativa di innovarsi e rendersi maggiormente competitiva nella propria attività. In particolare – prosegue Salsi – abbiamo creato una delle principali strutture moderne di allevamento del comprensorio per quantità e qualità con una poderosa ristrutturazione e con la costruzione ex novo dell’allevamento da latte pe il Parmigiano Reggiano di Novellara e di Santa Vittoria di Gualtieri”.

Le produzioni hanno conseguito risultati di rilievo: sono stati prodotti 130.710 ql di latte in linea con la produzione dello scorso anno; i suini venduti sono stati 12.173 per complessivi 16.023 ql di carne, prodotta in filiera no ogm per la Grande Distribuzione. Le coltivazioni foraggere per l’alimentazione e i cereali sono stati reimpiegati nel ciclo aziendale con evidenti vantaggi economici. Il settore delle agroenergie ha prodotto ricavi dalla vendita di energia elettrica pari a 2.172.000 euro.

La situazione del Parmigiano Reggiano è ancora critica – afferma il presidente Salsi – nonostante cenni di inversione sui costi di produzione nel corso dei primi mesi del 2015. Fondamentalmente le quotazioni attuali creano ancora un disequilibrio fra ricavi e costi Un comparto in sofferenza anche per i ritardi nella ricerca di maggiore competitività nelle fasi di produzione del latte e di trasformazione, e soprattutto nella fase della valorizzazione del prodotto con iniziative imprenditoriali capaci di creare valore aggiunto rispetto alla vendita tradizionale in forme. Per quanto riguarda Cila, dopo essere cresciuti in questi ultimi cinque anni aumentando il fatturato del 60%, grazie anche ai corposi investimenti che daranno i propri frutti positivi nei prossimi anni, nel corso del 2015 ci impegneremo – ha detto Salsi – in una attenta gestione delle produzioni ma anche nella messa a punto di un nuovo piano di sviluppo che andrà da un lato a completare e ottimizzare le attuali attività produttive e dall’altro a inserire una ulteriore diversificazione produttiva utilizzando le opportunità sinergiche dei settori e le risorse finanziarie previste dal Programma di Sviluppo regionale.”