Successo della giornata conclusiva del Mic, con la presentazione del libro di Pertini sulla cooperazione

Successo della giornata conclusiva del Mic, con la presentazione del libro di Pertini sulla cooperazione

Si è svolta con successo il 23 maggio alla Cantina Albinea Canali la giornata conclusiva del Mic, il corso per dirigenti cooperativi di Legacoop organizzato dalla Scuola di Alta Formazione Cooperativa Qua.Dir. E’ stato un evento particolarmente significativo anche per la presentazione del volume “La Cooperazione” di Sandro Pertini. L’importanza dell’iniziativa è stata suggellata dalla partecipazione del nuovo presidente nazionale di Legacoop Mauro Lusetti, nella prima uscita a Reggio Emilia a pochi giorni dalla sua elezione. Presenti anche i presidenti di Legacoop Modena, Parma e Reggio Emilia, Lauro Lugli, Andrea Volta e Simona Caselli.

Particolarmente interessante la presentazione del libro di Pertini sulla cooperazione, tratto dalla sua tesi di laurea discussa nel 1924 presso l’Istituto di Scienze Sociali Cesare Alfieri di Firenze, e pubblicato dalle Edizioni Ames. Alla discussione sono intervenuti Gianluigi Granero, presidente Legacoop Liguria, Sebastiano Tringali, curatore del volume, Patrizia Battilani, docente di Storia Economica all’Università di Bologna, Umberto Voltolina, presidente della Fondazione Pertini, Simona Caselli e Mauro Lusetti. Nel dibattito è stato affrontato l’approccio alla cooperazione del giovane Pertini e il ruolo di rinnovamento morale e rigenerazione che ad essa affidava. “I fatti ci dimostrano – scrive Pertini – che insieme ai vantaggi materiali scaturiscono dalle cooperative dei considerevoli vantaggi morali per l’operaio e, quello che ci importa per la nostra tesi, i fatti stanno a dimostrare ancora che dove le cooperative sono forti, alimentate dal soffio della fede in una idea generosa, hanno assunto, anche, un più gagliardo sviluppo e una potenzialità più resistente”.

Molto partecipata e interessante la parte dedicata al Mic, coordinata da Raffaella Curioni, presidente d Qua.Dir, e da Giorgio Invernizzi, dell’Università Bocconi di Milano, con la presentazione dei project work degli allievi del Mic Emilia (giunto alla 8ª edizione) e del Mic Romagna (alla sua 3 ª edizione).

“Oggi si concludono le due edizioni del Mic realizzate in Emilia Romagna il corso di management per l’impresa cooperativa – afferma Raffaella Curioni, presidente di Qua.Dir – che abbiamo organizzato insieme alle leghe territoriali ed alle cooperative di Legacoop Emilia Romagna. Questo progetto partito nel 2006 arriva oggi all’ottava edizione in Emilia ed alla terza in Romagna. Otto anni sono molti, vista l’ampiezza e l’accelerazione dei cambiamenti economici intervenuti nel frattempo. Questo progetto ha rappresentato fin dall’inizio un salto di qualità della formazione in ambito Legacoop, poi ha accompagnato le modificazioni che sono avvenute nei fabbisogni formativi cooperativi e adesso si confronta con una radicale trasformazione dei contesti competitivi delle nostre imprese. Nelle ultime edizioni abbiamo definito meglio la questione del ricambio generazionale, declinandolo anche come aggiornamento manageriale avanzato per tutto il management dell’impresa, poiché le cooperative hanno acquisito la consapevolezza che la formazione manageriale può diventare stabilmente uno strumento di programmazione e di gestione delle risorse umane in azienda. Si è passati da una impostazione psicologica delle dinamiche relazionali ad una legata alla sperimentazione progettuale per gruppi di lavoro, attività conclusiva dei Mic che oggi rappresenta un valore aggiunto del corso rispetto a qualsiasi altro prodotto. Così si è creata una storia comune tra gli oltre 200 frequentatori dei Mic, che è conoscenza reciproca e intercooperativa e che tende a continuare nel tempo”.

Molto sensibile al tema della formazione e al ruolo del Mic si è dichiarato il presidente Mauro Lusetti. “La formazione del capitale umano, forti valori e la costruzione di un pensiero lungo – ha affermato il presidente di Legacoop – sono i pilastri fondamentali per il rilancio del nostro meraviglioso paese, a cui la cooperazione può dare un grande contributo”.

Quest’anno poi con un grande sforzo progettuale e di contenuto Legacoop Emilia Romagna, insieme alle leghe provinciali, ha dato vita alla Scuola di Alta Formazione Cooperativa gestita da Qua.Dir che sta lavorando con le cooperative per dare vita ad un nuovo pensiero cooperativo cioè un “pensiero” originale che produce il suo “modello di comportamento” formativo basandosi sui riferimenti valoriali della Cooperazione che tende a costruire un modello educativo finalizzato a “sviluppare competenze per creare valore” (“competenze” tecniche, organizzative e comportamentali; ”valore” sia in senso economico che sociale; quindi non competenze valide in sé ma necessarie alla business idea cooperativa).

“I destinatari della Scuola – prosegue Raffaella Curioni – sono i manager cooperativi. Ci si chiede se esiste un manager “cooperativo” (che cioè amministra imprese no-profit = non-per-il-profitto) diverso dal manager di una impresa di capitali. Diciamo che il contenuto professionale inteso come “tecnico” è lo stesso, ma il contenuto professionale allargato ai valori e al comportamento è diverso. Perciò una formazione rivolta a questo tipo di manager deve essere diversa da quella generica. Queste considerazioni hanno portato la Scuola di Alta Formazione Cooperativa ad adottare una architettura didattica (che affronta tecniche, processi, principi) coerente, in grado di capitalizzare le esperienze interne e di introdurre le innovazioni che vengono dall’esterno. L’identità della Scuola è quindi di essere complementare con la formazione già sviluppata autonomamente dalle imprese, e di essere trasversale ai settori o alle aree di competenza. La scuola di Alta Formazione Cooperativa – Quadir non propone solo corsi ma fornisce all’impresa strumenti per progettare il proprio futuro. In una impresa cooperativa c’è un diverso modello di convenienza rispetto al modello capitalistico perché non contempla solo una convenienza economica (dividendo, stipendio, fornitura, prezzo) ma anche una convenienza sociale (scambio mutualistico, durata nel tempo, reputazione, ambiente). Si può dire che l’impresa cooperativa cura maggiormente il capitale intangibile di quanto non faccia l’impresa privata. In questo modo è più naturalmente aperta ad alcune innovazioni che si stanno affermando come atout competitivi (ad esempio l’enfasi sulla leadership più che sulla semplice amministrazione dell’impresa; una leadership che fornisca una visione ai componenti dell’organizzazione; una leadership che si allarghi progressivamente; una leadership trasformazionale, che coltiva le risorse e fa crescere gli altri non solo sé stessa). La Scuola ha come punto di forza quello di contribuire insieme alle imprese ad un nuovo pensiero cooperativo”.

32 sono i nuovi manager al corso. Le aziende aderenti al Mic Emilia ed al Mic Romagna edizione sono state: Argento Vivo, Assicoop Emilia Nord, Bilanciai, Ccpl, Cfp, CIR Food, Cmb, CoopBox, Coop Cartai Modenese, Coop Consumatori Nordest, Cpl Concordia, Csa, Csc, Emc2, Gesin, Italcarni, Unieco. Al Mic Romagna hanno partecipato: Agrisfera, Cab, Copego, Deco Industrie, Esecizio Vita, Federcoop Nullo Baldini, Fruttagel, Girogirotondo, Legacoop Romagna, Legacoop Ferrara, Zerocento.