Per le cooperative di Legacoop i crediti vantati verso la PA ammontano a 546 milioni di euro

Per le cooperative di Legacoop i crediti vantati verso la PA ammontano a 546 milioni di euro

Sul problema dei crediti vantati dalle imprese nei confronti della Pubblica Amministrazione il 25 marzo è intervenuta Legacoop  Reggio Emilia.

 

Nel dibattito, anche tardivo, che si è aperto sulla crisi del settore delle costruzioni nella nostra provincia, Legacoop Reggio Emilia non ha mai spesso di puntare il dito su una delle cause che hanno portato a questa situazione, e cioè il mancato pagamento dei crediti che le imprese vantano verso la pubblica amministrazione. Legacoop Reggio Emilia ha appena terminato una analisi approfondita sull’ammontare dei crediti che riguardano le cooperative reggiane associate: i dati che emergono, nel loro complesso, sono impressionanti e possono fare chiarezza sulla gravità della crisi ma anche sulle sue cause.

I crediti vantati verso la pubblica amministrazione, al 31 dicembre 2012, ammontano nei soli settori edile e industriale a 422 milioni di euro, di cui peraltro 146 milioni di euro già scaduti. Ma il problema non riguarda solo i settori edile e industriale. Le cooperative che operano nel settore dei servizi vantano crediti per 83 milioni di euro, di cui 62 milioni scaduti. Altrettanto grave è la situazione per quanto riguarda le cooperative sociali, che vantano crediti per 42 milioni di euro, di cui 21 milioni scaduti. In questo settore è purtroppo significativa anche la realtà delle cooperative che operano per l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. In totale si parla di 546 milioni di euro, con una percentuale di crediti scaduti del 42%.

“Sono dati che si commentano da soli – spiega la presidente di Legacoop Reggio Emilia Simona Caselli – e che dimostrano l’inutilità di certe polemiche. Se poi aggiungiamo la situazione, ormai paradossale, dell’accesso al credito bancario, possiamo vedere con chiarezza da dove si deve cominciare a lavorare per provare ad affrontare la crisi. Le notizie che arrivano da Roma e da Bruxelles possono aprire qualche spiraglio. L’azione dell’Anci e del suo presidente Graziano Delrio è stata fondamentale per provare a sbloccare i pagamenti dovuti alle imprese ed a modificare il patto di stabilità interno per consentire alle amministrazioni locali di realizzare opere e lavori pubblici sul territorio, che rappresentano una delle vie più rapide per promuovere lavoro e quindi reddito per i cittadini.

“La pur tardiva decisione dell’Ue di adottare criteri di maggiore flessibilità nel conteggio del deficit – ha affermato nei giorni scorsi il presidente nazionale di Legacoop Giuliano Poletti – e quindi di consentire all’Italia di procedere al pagamento dei debiti delle pubbliche amministrazioni, è un fatto importante”.

E’ adesso fondamentale – conclude Simona Caselli – il ruolo del Governo: la situazione gravissima delle imprese non può più permettersi ritardi e bizantinismi: tergiversare o aspettare altri mesi vuol dire mettere a rischio la sopravvivenza di moltissime imprese”. Sono le stesse cose ribadite ieri dall’Alleanza delle Cooperative Italiane (Agci, Confcooperative, Legacoop) al presidente del Consiglio incaricato Pierluigi Bersani. “Pagamento immediato dei debiti delle pubbliche amministrazioni alle imprese creditrici, ormai allo stremo dopo anni di crisi; allentamento del patto di stabilità interno per consentire agli enti locali di realizzare opere immediatamente cantierabili in grado di produrre occupazione; adozione di un piano di politica monetaria che vincoli la provvista Bce ad un impiego di queste risorse per le esigenze di credito e liquidità delle imprese, in particolare delle Pmi e delle cooperative in ragione del ruolo che svolgono per la tutela dell’occupazione”. Così ha chiesto a nome dell’Aci il presidente Giuliano Poletti all’onorevole Bersani.

“Per parte nostra – conclude Simona Caselli – le cooperative continueranno con un impegno mai visto prima, a trovare per quanto di loro competenza soluzioni per uscire da questa pesantissima situazione, a tutela dei soci, dei lavoratori e del territorio”.