L’Iva al 10% per le cooperative sociali  è un danno gravissimo per tutti

L’Iva al 10% per le cooperative sociali è un danno gravissimo per tutti

Sul problema dell’iva al 10% per le cooperative sociali Legacoop Reggio Emilia è intervenuta il 16 ottobre su La Gazzetta di Reggio. Proponiamo il testo integrale dell’intervento.

 “Se il Governo andrà avanti nella scelta di portare l’Iva per le cooperative sociali che svolgono attività socio-sanitarie ed educative dal 4% al 10% sarà un danno gravissimo per tutti, per le Amministrazioni Pubbliche e le famiglie”. E’ questo il primo commento a caldo sull’ipotesi contenuta nel Decreto sviluppo del responsabile delle cooperative sociali di Legacoop Reggio Emilia Carlo Possa. Le cooperative sociali oggetto del provvedimento sono attive nel campo dell’assistenza agli anziani, dei minori, dei disabili, dei malati psichici, nel settore educativo. Tutte attività, sia in strutture che domiciliari, nei nidi e nelle scuole materne, che svolgono prevalentemente per le Amministrazioni. Pubbliche.

Aumentando l’Iva al 10% - aggiunge Possa – si rischia di mettere in crisi tutta una serie di servizi importanti, delicati e di grandissima utilità per le famiglie, che in molti casi sono svolti solo dalle cooperative sociali. Quella del Governo sarebbe una scelta, oltre che gravissima, inspiegabile. A maggiori entrate sul fronte dell’IVA ci sarebbe un automatico aumento delle uscite per le Amministrazioni pubbliche. A meno di eliminare ancora altri servizi. Tutto questo – prosegue il responsabile delle cooperative sociali – mentre abbiamo chiesto incontri urgenti alla Regione e alle Ausl per capire in concreto cosa succederà con il taglio del 5% previsto dalla “Spending review. E voglio aggiungere che con queste scelte non si colpiscono solo le imprese sociali, ma tutto il sistema del welfare, andando a colpire particolarmente le fasce più deboli della popolazione”. Solo a Legacoop Reggio Emilia aderiscono 16 cooperative sociali presenti nei settori socio-sanitario ed educativo, potenzialmente interessate al provvedimento, con quasi 5000 occupati e un volume d’affari sui 158.000.000 euro. Tutte operano in servizi di primaria importanza sia nella provincia di Reggio Emilia che in altre province e regioni. “Per i meccanismi dell’Iva, un effetto che si abbatterà direttamente sulle cooperative sociali – spiegano gli esperti dell’Ufficio Fiscale di Legacoop – sarà quello di punire maggiormente le cooperative che più esprimono qualità, professionalità e capacità di investire. Dalle nostre prime stime si può calcolare che per i servizi erogati dalle cooperative sociali aderenti a Legacoop Reggio Emilia le Amministrazioni Pubbliche avranno un esborso ulteriore di 9 milioni di euro con il passaggio dell’Iva al 10%”.

A livello nazionale c’è stata subito la forte presa di posizione dell’Alleanza delle Cooperative Sociali (Agci – Confcooperative – Legacoop). “Numeri alla mano, quest’impennata dell’Iva dal 4% al 10% rappresenta una falsa entrata per le casse dello Stato, non ci sarà un aumento del gettito. Un’entrata boomerang – spiega l’Alleanza delle Cooperative sociali – che avrà l’effetto di ridurre i servizi per i cittadini: minore numero di posti nei nidi e negli asili, tagli allassistenza per disabili, riduzione delle ore di apertura per i centri diurni. Comuni e Asl dovranno pagare di più, dal momento che saranno chiamati a corrispondere oltre i 2/3 dei costi”. Si passa dalle sforbiciate e i tagli - dice Giuseppe Guerini, coordinatore dell’Alleanza – a un aggravio diretto per le tasche di utenti e famiglie. Così si rischia il karakiri”.