Inaugurato a Gazzata il bar pizzeria n.0, gestito dalla cooperativa sociale Sottovoce

Inaugurato a Gazzata il bar pizzeria n.0, gestito dalla cooperativa sociale Sottovoce

E’ stato inaugurato il 24 aprile a Gazzata, frazione di San Martino in Rio, il bar pizzeria n.0, che sarà gestito dalla cooperativa sociale Sottovoce.

“Il riferimento più immediato – spiegano i soci di Sottovoce – è alla nota canzone di Sergio Endrigo ‘Casa dei matti’, visto che il locale è situato in via Cà matte. Ma n.0 vuole essere anche una dichiarazione di intenti. Partiamo insieme da zero. Prima di tutto perchè noi non abbiamo mai vissuto a Gazzata, quindi dovremo costruire una relazione dalle sue fondamenta. E un po’ perché le esperienze precedenti devono restare nella memoria, devono servire da esempio, ma non devono essere necessariamente replicate. Lo zero infine è un numero che apparentemente non ha valore, eppure per indicare cifre importanti tutti noi diciamo ‘cifre a più zeri’. Tanti numeri 0 fanno dunque qualcosa di importante”.

La scelta del locale di Gazzata è avvenuta dietro sollecitazione di Aurora Srl, proprietaria del locale, che si trova proprio nel centro nel paese. All’inaugurazione era presente praticamente tutta Gazzata, a dimostrazione che l’apertura del locale è molto sentita. Il taglio del nastro è stato affidato al sindaco di San Martino in Rio Valerio Zurlini, attorniato dal Parroco dell’Unità Pastorale di San Martino Pietro Paterlini, dal vicesindaco Giuseppe Borri, dagli assessori Giulia Luppi e GianMaria Casarini, dal presidente di Sottovoce Stefano Giuranno. Presenti alla cerimonia anche il responsabile delle cooperative sociali di Legacoop Carlo Possa e due storici cooperattori come Demos Salardi, presidente della società Aurora e uno degli artefici della riapertura del locale, e Ilio Patacini, che è proprio di Gazzata.

“La nostra cooperativa – ha detto Stefano Giuranno – punta proprio sui numeri zero. Crediamo fortemente nel valore che ciascuna persona ha, indipendentemente dalle proprie caratteristiche fisiche o da percorsi di vita travagliati. Sottovoce vuole dare opportunità a chi di solito viene scartato. Ai giovani che faticano a vivere esperienze professionali, a persone disabili o svantaggiate. Non ci piace però creare contenitori appositi in cui chiudere la diversità. Vogliamo invece che il lavoro delle persone più fragili, insieme a quello di altri più fortunati, porti ad un prodotto o ad un servizio competitivo sul mercato di oggi. La logica dunque sarà quella di un locale commerciale, che vive della propria attività e della professionalità, che non gode di sovvenzioni o contributi, che vive solo nella misura in cui i clienti lo scelgono e decidono di tornare, perché hanno trovato cortesia, pulizia, professionalità e qualità”.

Il progetto (che ha visto anche la collaborazione del Ccis, il consorzio finanziario di Legacoop che supporta le piccole cooperative) si è sviluppato nei mesi scorsi partendo dalla evidente esigenza della comunità di Gazzata di poter beneficiare di un luogo di ritrovo e socializzazione che possa essere fruito da diverse fasce di età. “Dopo un attento studio della località e dopo numerosi incontri con diversi esponenti della comunità – ha aggiunto Giuranno – si è convenuto di strutturare un progetto con caratteristiche non puramente commerciali, proprio nel rispetto della natura stessa di Sottovoce e di Aurora, società per statuto, nate con una forte attenzione alla ricaduta sociale dei propri progetti. Siamo convinti che la cittadinanza di Gazzata, meriti di vedere rinascere un luogo che storicamente è sempre stato punto di riferimento per la popolazione. Proprio a tal proposito Sottovoce si propone di essere luogo pubblico che accoglie realtà e provenienze molto diverse. Un luogo in cui l’appartenenza politica e religiosa non sia d’ostacolo all’accoglienza, al divertimento sano, al trascorrere qualche ora in compagnia”.

La cooperativa sociale Sottovoce, nata nel 2012, gestisce dall’estate del 2013 anche il Ristorante Pizzeria La Fola all’interno del Parco Fola di Albinea.

“Tra i nostri difetti non c’è l’immobilismo – conclude il presidente di Sottovoce – e ci auguriamo che il nostro entusiasmo sia ripagato da una buona risposta del territorio. Il filo conduttore della nostra presenza è la progettazione partecipata, fare cose a contatto col territorio e per il territorio. Ringraziamo gli abitanti di Gazzata che in questi giorni di preparativi sono stati presenti, portandoci persino i fiori per le fioriere!”