I PIANI DI SVILUPPO RURALE: PRESA DI POSIZIONE DI CONFCOOPERATIVE E LEGACOOP

I PIANI DI SVILUPPO RURALE: PRESA DI POSIZIONE DI CONFCOOPERATIVE E LEGACOOP

Non serve piangere sulle occasioni sprecate, occorre mettere a disposizione delle risorse aggiuntive nazionali per ampliare la platea delle imprese agroalimentari finanziabili con i Piani di Sviluppo Rurale”: così hanno detto Carlo Piccinini di Confcooperative-Fedagri Emilia Romagna  e Cristian Maretti di Legacoop Agroalimentare Nord Italia.

“Le ultime dichiarazioni del presidente del Consiglio Matteo Renzi e le prime indiscrezioni sulla prossima manovra economica del Governo – spiegano Piccinini e Maretti – ci pare non tengano in minimo conto di un fatto importante: Il 2016 non è un anno come gli altri, viene dopo i sei mesi di Expo 2015 a Milano in cui la narrazione ha avuto come focus l’agricoltura sostenibile e durevole, l’innovazione e la competitività del sistema agroalimentare”.

Tutte le Regioni del Nord che hanno emanato bandi su produzione biologica ed integrata, nuovo  insediamento di giovani agricoltori e nuovi investimenti in agricoltura e nell’agroindustria hanno trovato un ambiente imprenditoriale immediatamente disponibile a presentare progetti e domande di finanziamento.

Questo dinamismo e vitalità del sistema agroalimentare è un elemento positivo, che stimola la competizione e a fare meglio per dare un contributo reale alla crescita del Paese ed al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di export.” Aggiunge il presidente di Fedagri Emilia Romagna Carlo Piccinini.

Le imprese che presentano progettazione di alto livello non devono però rimanere frustrate dalla mancanza di finanziamenti perché sarebbe una palese contraddizione con quanto dichiarato a più riprese dal presidente del Consiglio durante l’Expo di Milano e da tutte le discussioni che il Governo sta animando nei confronti dell’Unione Europea per una forte spinta agli investimenti.

“Il settore agroalimentare è stato identificato come un settore di crescita e sviluppo per la nostra economia e questo non deve essere dimenticato, soprattutto in considerazione del fatto che nelle campagne siamo lontani dal raggiungere soddisfazioni reddituali adeguate ai costi che sostengono gli agricoltori e non parliamo solo dei cereali e del latte che sono i prodotti quest’anno più in difficoltà” prosegue il presidente Carlo Piccinini.

Innovazione, sviluppo agricolo e agroalimentare sostenibile e competitivo sono gli obiettivi dichiarati e perseguiti da tutti i Piani di Sviluppo Rurale delle regioni della pianura padana, crediamo che sarebbe coerente e relativamente semplice sostenere questo percorso con importanti dotazioni finanziarie aggiuntive da parte del Governo nazionale nelle leggi di stabilità dei prossimi 3 anni.

“Una programmazione politica poliennale che darebbe un senso compiuto alle ripetute dichiarazioni della politica. Soprattutto a quelle più recenti sui pianti incontrollabili a pensare alle occasioni sprecate e all’ottimismo sulle potenzialità per il futuro del settore” conclude il Presidente di Legacoop Agroalimentare Nord Italia Cristian Maretti.