“I CONFINI MOBILI DELL’ILLEGALITÀ”:  UNA INIZIATIVA FORMATIVA DI LEGACOOP

“I CONFINI MOBILI DELL’ILLEGALITÀ”: UNA INIZIATIVA FORMATIVA DI LEGACOOP

Legacoop Emilia-Romagna, in collaborazione con il Laboratorio di Analisi e Ricerca sulla Criminalità Organizzata dell’Università di Torino (Larco) e Legacoop Emilia Ovest, ha organizzato l’11 e 12 febbraio 2016 il percorso di formazione seminariale “I confini mobili dell’illegalità. Fattori di vulnerabilità, aree grigie, processi di diffusione del crimine organizzato”.

Il percorso è coordinato da Quadir in collaborazione con Larco, che attraverso i propri relatori porterà ai partecipanti gli esiti degli studi scientifici sul tema della legalità e le evidenze dei meccanismi di funzionamento delle pratiche criminali che possono coinvolgere il mondo della cooperazione.

L’obiettivo generale dei moduli formativi è ricostruire i meccanismi di funzionamento delle pratiche criminali che possono coinvolgere il mondo della cooperazione e che tendono a falsare le regole della concorrenza, da un lato premiando chi aderisce a forme scorrette e violente, dall’altro scoraggiando l’iniziativa economica ascrivibile a una leale competizione. A partire dagli studi scientifici sul tema, le lezioni approfondiranno le dinamiche di espansione dell’illegalità che alterano i settori di interesse della cooperazione (costruzioni, servizi ambientali, servizi sociali ecc.). In questo quadro, verranno illustrate le modalità di coinvolgimento delle organizzazioni di tipo mafioso o di loro emanazioni “formalmente” legali nella cooperazione e nei settori di eventuale interesse. I contenuti dei moduli assumeranno un’ottica comparata, affiancando agli aspetti teorici una serie di studi di caso collocati in diverse aree del Paese. In particolare, verranno illustrati diversi casi emblematici (di cattive prassi, ma anche di pratiche positive) che forniscano informazioni e indicazioni di tipo processuale per una comprensione approfondita dei fenomeni illegali. Particolare attenzione, infine, sarà posta alla configurazione delle “aree grigie”, adottando una prospettiva attenta ai processi di regolazione tra economia e politica e problematizzando i “confini mobili”, e spesso incerti, tra legale e illegale. Destinatari: dirigenti, imprenditori e operatori della cooperazione.

Verranno illustrati casi emblematici (di cattive prassi, ma anche di pratiche positive) che forniscano informazioni e indicazioni di tipo processuale per una comprensione approfondita dei fenomeni illegali. La formazione si inserisce all’interno delle attività che la commissione per il “rispetto delle regole di mercato e della legalità” realizza dal 2012 in Legacoop Emilia Ovest e ne costituisce un ulteriore stadio di avanzamento.

Per le cooperative di Legacoop Emilia Ovest il seminario avrà una durata di due giornate formative consecutive. I seminari si svolgeranno nella sede di Legacoop Emilia Ovest a Reggio Emilia, in via M. Ruini 74/d.

I docenti saranno Rocco Sciarrone (Università degli Studi di Torino), Vittorio Mete (Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro), Vittorio Martone (Università degli Studi di Napoli Federico II), Graziana Corica (Università degli Studi di Firenze). La prima giornata sarà dedicata a “Legale e illegale tra politica ed economia”.”Corruzione e crimine organizzato: dinamiche, meccanismi, attori e contesti”. “L’area grigia: contiguità, complicità, collusione” sarà il tema affrontato da Rocco Sciarrone. Vittorio Martone parlerà su “Il mondo della cooperazione ai confini della legalità. Il caso di Mafia Capitale”  e Vittorio Mete di “La lotta alla mafie tra movimenti e istituzioni“. Il tema della seconda giornata sarà “Mafie nel Nord / Mafie del Nord“. Rocco Sciarrone interverrà su “Le mafie nelle aree non tradizionali: fattori di contesto, strategie criminali e azione antimafia“, Graziana Corica su “La presenza mafiosa in Emilia-Romagna” e Vittorio Mete su “Un caso emblematico: la ‘ndrangheta a Reggio“.

L’obiettivo dei moduli formativi è ricostruire i meccanismidi funzionamento delle pratiche criminali che possono coinvolgere il mondo della cooperazione e che tendono a falsare le regole della concorrenza, da un lato premiando chi aderisce a forme scorrette e violente, dall’altro scoraggiando l’iniziativa economica ascrivibile a una leale competizione. A partire dagli studi scientifici sul tema, le lezioni approfondiranno le dinamiche di espansione dell’illegalità che alterano i settori di interesse della cooperazione (come costruzioni, servizi ambientali, servizi sociali). Destinatari del corso: dirigenti, imprenditori e operatori della cooperazione.