Cultura e patto fra generazioni: l’esperienza di Augeo

Cultura e patto fra generazioni: l’esperienza di Augeo

 E’ uscito il 18 gennaio il quarto numero della newsletter “Percorsi di cittadinanza”, il progetto di giornalismo civico-partecipativo che l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna rivolge al Terzo Settore. Questa volta si parla di cultura e patto fra generazioni, a conclusione dell’Anno Europeo dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni.

Tra i protagonisti della newsletter c’è la cooperativa sociale Augeo di Reggio Emilia, che racconta il suo progetto di coinvolgimento attivo di diversi per età (bambini, giovani e anziani) e di promozione del dialogo interculturale. Il progetto potete consultarlo QUI.

L’incontro e lo scambio di idee fra persone di età e cultura diverse è anche il cuore delle attività promosse di Augeo in collaborazione con l’associazione culturale Le Graffette di Sassuolo, con il progetto “La diversità come valore”.

Nata per fornire servizi educativi e culturali e creare opportunità di formazione permanente per bambini ed adulti, la cooperativa Augeo collabora da tempo con gli enti locali sui temi sociali dell’integrazione, cercando di dare il via ad una politica di partecipazione dal basso. Questo avviene attraverso una capillarità di interventi che coinvolgono i soggetti interessati in tutte le fasi di realizzazione delle iniziative con un’attenzione particolare alle varie realtà locali. Gli interventi studiati e proposti da Augeo con le amministrazioni locali cercano sempre il coinvolgimento dalle associazioni presenti sui territori sedi delle iniziative, nel tentativo di ridare valore e senso alla partecipazione dei cittadini che, in questa fase storica, vivono solitamente con un senso di distacco e disillusione.

Nel corso degli ultimi due anni, in particolare, la cooperativa ha collaborato per varie iniziative con Le Graffette, molto attiva anche nella città di Maranello e, in generale, nelle province di Modena e Reggio Emilia. Da questo impegno è nato nel maggio 2012 il progetto La diversità come valore. Diverse le iniziative proposte: in collaborazione col Comune di Serramazzoni, in provincia di Modena, è stato organizzato un ciclo di cinque lezioni magistrali sul tema della diversità culturale e religiosa.Grazie al coinvolgimento di associazioni locali, come l’Associazione Rocca di Pace, e al contributo di esperti che, nel tempo, si sono occupati di fenomeni migratorinel Frignano, gli incontri hanno portato a uno stimolante parallelismo tra le massicce emigrazioni di un tempo e le recenti ondate di immigrazione dai Paesi dell’est e del nord Africa. Francesco Maria Feltri, storico, esperto in ambiti interreligiosi, ha parlato di ciò che accomuna e divide le tre grandi religioni monoteiste (Islam, Ebraismo, Cristianesimo); Matteo Pagliani, filosofo, infine, ha utilizzato la tormentata storia dei Balcani occidentali come metafora per presentare rischi ed opportunità della convivenza multiculturale e multireligiosa. Analogamente con il Comune di Casalgrande, in provincia di Reggio Emilia, si è svolta la “Settimana interculturale” in cui, ancora, lo storico Francesco Maria Feltri ha affrontato il tema “Un solo Dio, tre religioni”. Presenti all’incontro esperti sia dell’associazione islamica che del seminario diocesano locale, i quali sono stati poi invitati ad un dibattito/confronto sugli aspetti storici presentati.

L’alta partecipazione agli eventi è stata certo determinata dal coinvolgimento diretto dei soggetti interessati all’organizzazione della vita sociale del proprio paese. Il progetto La diversità come valore non è stato, per Augeo, qualcosa di episodico, ma rispecchia in pieno i valori e le modalità di lavoro che la caratterizzano in campo culturale. Da diversi anni, infatti, la cooperativa ha dato vita ad un team di esperti in vari settori della cultura (storia, filosofia, religione, economia, arte, cinema, letteratura) impegnati a tradurre in termini divulgativi i grandi temi della nostra società. Questo nella convinzione che solo la continuità formativa, anche in età adulta, aiuti ad acquisire una maggiore consapevolezza della realtà in cui si vive, restituendo e riallacciando la capacità di dialogo tra culture e generazioni differenti. Ecco perché l’impegno profuso dal gruppo è quello di creare occasioni di formazione permanente degli adulti. Molte delle lezioni magistrali organizzate negli anni hanno contribuito ad abbattere stereotipi e luoghi comuni, restituendo alla gente il piacere di ritrovarsi e di dialogare.