AMBRA: PARTECIPAZIONE E DIBATTITO PER L’AUMENTO DI CAPITALE

AMBRA: PARTECIPAZIONE E DIBATTITO PER L’AUMENTO DI CAPITALE

Nessuna retorica né semplicistiche illusioni, ma impegno concreto, costante e propositivo. Per le cooperatrici e i cooperatori di Ambra la delibera del Consiglio di Amministrazione con cui si lancia l’aumento di capitale sta diventando occasione per parlare di prospettive di welfare e di strategie della cooperativa, di partecipazione sociale e di valorizzazione del ruolo di socio.

Dall’inizio di novembre sono ormai 6 le assemblee territoriali o di servizio convocate e gestite dal presidente e dalla direzione aziendale, con una partecipazione che si aggira intorno al 37 – 40% dei soci dei vari servizi e, tenendo conto che siamo in un periodo lavorativo intenso, non si può certo essere insoddisfatti.

Il Consiglio d’Amministrazione ha deliberato sostenendo le ragioni di un maggior sostegno alle strategie di rafforzamento patrimoniale, al culmine di una fase economica e sociale in cui Ambra ha retto lo sforzo, ottenendo anche significativi risultati di crescita dell’occupazione e del fatturato. Inoltre, nel momento in cui il percorso di messa in sicurezza dell’azienda ha raggiunto quasi tutti i suoi obiettivi, la prospettiva è di potersi presentare alla prossima fase di ripresa e di crescita dell’economia del paese con rinnovate energie e progetti adatti perché Ambra continui a essere considerata una risorsa per il nuovo welfare, dei territori e dell’intera nazione.

Le socie e i soci, i coordinatori e i referenti dei servizi, in uno sforzo di partecipazione e di confronto democratico di grande portata, hanno discusso e ancora si confrontano su temi di alto livello sociale e imprenditoriale, inserendo tutto ciò nel contesto della vita reale del lavoratore che si deve confrontare con lo sforzo di gestire la famiglia con, più o meno, mille euro al mese.

Dibattito appassionato e vero (non senza toni accesi) come si addice a persone vere, che vivono veramente la loro condizione di lavoratori e al contempo di soci responsabili del sostegno ai progetti di sviluppo della propria impresa.

I risultati stanno arrivando. Il Consiglio ha chiesto di sottoscrivere almeno 280.000 – 300.000 euro, invitando ogni socio ad acquistare 22 nuove azioni portando così il valore di ognuno a 86 azioni (portando la quota sociale a 2.150 euro a testa). Uno sforzo importante che però la grandissima parte della base sociale fino ad ora incontrata sta decidendo di sostenere.

Quando si sostiene che non c’è più voglia di partecipare, non c’è più interesse a darsi da fare per valori positivi e comuni, oltre l’individualità, non si tiene conto che quando la serietà, la trasparenza e la volontà di perseguire sempre obiettivi di sviluppo in favore di tutti, caratterizzano il soggetto – in questo caso una cooperativa sociale come Ambra – le persone si rimettono in gioco e partecipano, anche laddove ciò comporta sacrifici e tanto impegno.