AMBRA: LA 10ª EDIZIONE DELLO “STAKEOLDER DAY”

AMBRA: LA 10ª EDIZIONE DELLO “STAKEOLDER DAY”

Illustrare, analizzare, proporre, discutere, ascoltare, condividere e progettare…. Questi i termini più risuonati nella giornata che Ambra dedica alla illustrazione dell’andamento gestionale all’indomani dell’approvazione della bozza di bilancio consuntivo 2014 e del budget preventivo 2015 avvenuto nelle settimane passate in Consiglio di Amministrazione. Una sorta di rendicontazione che unisce l’osservazione dell’andamento economico – finanziario con la valutazione delle strategie aziendali e con la sottolineatura dell’impegno teso alla valorizzazione dei valori etici e sociali fondativi della cooperativa.

Una pratica avviata da ormai 10 anni e che la direzione aziendale sostiene con convinzione ritenendo la trasparenza e il confronto con le varie istanze imprenditoriali e istituzionali – sociali (oltreché ovviamente con la propria base sociale) una esigenza fondamentale nel percorso di valorizzazione del proprio ruolo ed identità, ancor più in una fase come quella in corso in cui anche il mondo cooperativo è sottoposto a dure prove di “resistenza” considerando i recenti casi di crisi aziendali e le vicende giudiziarie di alcune imprese coinvolte in scandali di corruzione e malaffare.

L’edizione 2015 si è arricchita di una interlocuzione nuova e qualificata; oltre al mondo della finanza (istituti bancari, finanziari ed assicurativi) sono stati chiamati al confronto anche le istituzioni e l’associazionismo, cercando di ampliare in tal modo il coinvolgimento anche di quella parte di mondo che guarda certo all’affidabilità economico patrimoniale dell’azienda, ma guarda ancor più ai valori ed ai contenuti sociali ed etici delle proposte e della progettazione cooperativa.

Una giornata intensa in cui il consuntivo 2014 è stato valutato nei suoi percorsi – impegni e nei risultati ottenuti, raffrontato poi al budget 2015 ed ai primi obiettivi raggiunti nei primi mesi dell’esercizio. Il consuntivo 2014 di Ambra tra l’altro presenta vari spunti di interesse, caratterizzato com’è da un profondo impegno teso alla riorganizzazione e razionalizzazione delle risorse e delle fonti di reddito da una parte e da un altrettanto grande impegno teso al rinnovamento sia delle proposte di servizio che di gestione, con un vasto rinnovamento teso alla massima adesione ai territori come fonte di riferimento per ogni strategia aziendale. “Un bilancio fatto di scelte ponderate e discusse con i soci – hanno sostenuto il presidente Roberto Mainardi, il direttore generale Stefania Venturi oltreché dai responsabili amministrativo, Maria Grazia Ipocoana, del controllo di gestione, Milena D’Antonio e dalla responsabile finanziario, Daniela Stefani – che hanno in parte riscritto il profilo di Ambra sia per le implicazioni sul bilancio che per le modalità di gestione delle criticità ed opportunità che questa fase economica e sociale ci presenta”.

Dalle difficoltà la cooperativa ha però teso ad uscirne coinvolgendo in modo corretto e trasparente la base sociale, chiamata nel 2014 a definire nuovi obiettivi di crescita, di governance e di sostegno all’impresa. Durante l’anno passato infatti sono stati approvati in frequenti assemblee generali e di servizio, la ristrutturazione aziendale imperniata sul territorio, il rinnovamento dell’ufficio commerciale e ricerca – progettazione, l’approvazione del Codice Etico e l’aumento di capitale sociale (a cui hanno aderito circa l’83% dei soci).

Un’annata importante, “di svolta” è stato detto, con un bilancio chiuso per la prima volta in passivo, ma capace di essere a base del rilancio di strategie che già sin dall’inizio dell’anno in corso dimostrano la loro validità, come l’importante commessa acquisita per la gestione di servizi territoriali e di residenzialità leggera in ambito di salute mentale con un importante ospedale milanese.

Nell’incontro con le istituzioni e l’associazionismo si è posto l’accento più sulla solidità dell’impresa coniugato con il tema dell’impegno “comune e reciproco” per il rilancio di proposte sostenibili di nuove frontiere del welfare capace di risposte inclusive e articolate sulle varie attese di salute e cultura che il territorio richiede. Si è parlato, alla presenza di vari sindaci della provincia di Reggio Emilia e della consigliera regionale Roberta Mori, di necessità di non abbandonare l’idea che sia possibile rinverdire e rivalorizzare l’idea di un welfare emiliano e reggiano capace di mantenere punte di eccellenza quali sono stati raggiunti, non arrendendosi al solo vincolo economicistico dei ragionamenti possibili. Si è parlato di necessità di valorizzare i ruoli distinti tra istituzioni e mondo della cooperazione, nel rispetto delle leggi e delle norme, ma con trasparenza e forza tornare a parlare di coprogettazione e di protagonismo del terzo settore nella sperimentazione condivisa di nuove formule e risposte all’emergere di questioni sociali che il pubblico può comprendere ma non affrontare da solo.

Una giornata interessante nel segno di una volontà di sviluppo e crescita che rappresenta il segno dei primi vent’anni della Coop Sociale Ambra.