A COOPSELIOS IL PREMIO ER.RSI, INNOVATORI RESPONSABILI

A COOPSELIOS IL PREMIO ER.RSI, INNOVATORI RESPONSABILI

Investire sul talento dei giovani, l’inclusione e il benessere delle persone, promuovere cibo di qualità e lotta allo spreco, comunicare il valore sociale dell’impresa: sono questi i temi emersi dai progetti vincitori di ER.Rsi Innovatori Responsabili, terza edizione del premio, voluto dalla Regione Emilia-Romagna e finanziato con 60mila euro, dedicato alle migliori iniziative realizzate dalle imprese emiliano-romagnole che nei loro piani aziendali uniscono valori etici e sostenibilità. La premiazione si è tenuta a Fiorano Modenese (Mo) all’interno dell’azienda Florim Ceramiche, impresa premiata nella passata edizione.

«Devo evidenziare con soddisfazione – ha commentato l’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi- che il numero dei partecipanti al premio si è ampliato di anno in anno, così come i settori di intervento e le partnership. Elementi questi che hanno fatto nascere nuove idee e moltiplicare le iniziative. E realizzare progetti legati al core business delle imprese. Un fermento che immette nel circuito dell’economia regionale energie, esperienze, risorse umane e finanziarie, creando opportunità di lavoro, generando innovazione, competitività e che dà conto di un sistema produttivo fatto di uomini e di donne che hanno una visione chiara: generare profitto, insieme ai loro dipendenti, mantenendo ben fermi i valori etici e l’attenzione alle persone. Con passione e amore per il proprio lavoro e per il proprio territorio che rende la sostenibilità una direzione obbligata”.

Le imprese vincitrici avranno la possibilità di partecipare al programma Go-Global di promozione e internazionalizzazione della Regione Emilia-Romagna, come ambasciatori ER.Rsi in Italia e nel mondo. Nato nel 2015, il premio intende valorizzare il contributo delle imprese per il raggiungimento dei 17 obiettivi di Sviluppo sostenibile (Global Goals)indicati dall’Onu con l’Agenda 2030, l’impegno sottoscritto da 193 nazioni per la creazione di un mondo più attento all’ambiente, all’equità sociale ed economica, all’educazione e al rispetto delle diversità.

Sono 6 le categorie del Premio a cui quest’anno anno si sono aggiunte le menzioni speciali dall’Assemblea legislativa della Regione alle imprese che si sono distinte con azioni per il superamento dei differenziali di genere. I riconoscimenti, consegnati dalla consigliera Roberta Mori, presidente della Commissione regionale per la parità e diritti delle persone, sono andati a C.M. Sistemi informatici di Ravenna, per il progetto “Women for Women”, a Marchesini Group di Bologna, per il progetto “Marchesini Wellness – Ci Pensa la Mensa & Local To You”, a Co.L.SER Servizi di Parma per il progetto WEL#COME – Welfare cooperativo” e a Coopselios di Reggio Emilia per il progetto “Promozione della figura del Fattorino Sociale”.

Per la prima volta l’Assemblea legislativa è co-protagonista dell’evento, grazie al ruolo della commissione Parità e della sua presidente, Roberta Mori, componente del nucleo di valutazione per la menzione speciale “pari opportunità di genere” nell’ambito del premio ER.RSI 2017, istituito dalla Regione Emilia-Romagna. La consigliera reggiana e presidente della commissione Roberta Mori ha consegnato alla cooperativa sociale reggiana Coopselios la targa della menzione speciale “Parità di genere” per il progetto “Fattorino sociale a sostegno dei soci lavoratori”. «La commissione – ha spiegato la presidente Mori citando la motivazione ufficiale – ha premiato la concretezza e l’esemplarità del progetto. Nello spirito della migliore tradizione cooperativa, Coopselios si è impegnata a rispondere a difficoltà autentiche, quotidiane, di conciliazione tra lavoro in azienda e lavoro di cura attraverso una responsabilità sociale di impresa che si fa carico del benessere dei propri soci e delle lavoratrici, sulle quali grava in maggior misura l’onere del caregiving familiare». Il progetto presentato da Coopselios promuove la figura del “fattorino sociale”, un servizio a disposizione di tutti i soci lavoratori per svolgere commissioni utili alla vita familiare. In risposta alle esigenze di conciliazione dei tempi di vita-lavoro e nell’ottica delle pari opportunità, l’azienda – composta per l’89% da donne – ha voluto sostenere così le azioni di welfare aziendale già attive quali quelle dell’accoglienza, dell’ascolto e dell’accompagnamento per le lavoratrici e i lavoratori con figli o disabili a carico.