Università di Parma e Legacoop Reggio Emilia: un protocollo per lavorare insieme

Università di Parma e Legacoop Reggio Emilia: un protocollo per lavorare insieme

Università di Parma e Legacoop Reggio Emilia insieme per attività di ricerca, trasferimento tecnologico, didattica, formazione e orientamento. È lo spirito di fondo della convenzione quadro firmata il 29 luglio nella sede dell’Ateneo dal Rettore Loris Borghi e dalla presidente di Legacoop Reggio Emilia Simona Caselli. All’incontro ha partecipato anche Aldo Soldi, direttore generale di Coopfond, il fondo nazionale di sviluppo della cooperazione, e sono intervenuti in collegamento skype Andrea Cilloni, delegato del Rettore per i Rapporti con il sistema cooperativo, Patrick O’ Sullivan, docente dell’Ecole de Management di Grenoble, e Nigel Allington, docente dell’Università di Cambridge.

Si tratta di un accordo ad ampio raggio, da declinare poi di volta per volta con specifici accordi di collaborazione su singoli progetti. Sulla base dell’intesa Legacoop Reggio Emilia s’impegna a offrire il suo supporto all’Ateneo per attività quali lo svolgimento di tesi, progetti ed elaborati presso l’associazione o le cooperative associate, su temi di interesse comune; lo svolgimento di lezioni, esercitazioni e attività di laboratorio da parte di docenti dell’Ateneo e di proprio personale qualificato; l’organizzazione di visite e stage indirizzati agli studenti presso la propria sede o quella di altre imprese cooperative ad essa afferenti, selezionate in accordo con l’Università; l’organizzazione di conferenze, dibattiti, seminari e workshop, anche con la partecipazione di aziende selezionate di comune accordo; la partecipazione alle iniziative di orientamento degli studenti.

Da parte sua, l’Università di Parma manifesta disponibilità a collaborare con le cooperative e gli enti associati di Legacoop Reggio Emilia per lo sviluppo di progetti di ricerca applicata e per la realizzazione di attività di orientamento e di promozione dell’auto-impreditorialità in forma cooperativa.

Tra gli ambiti di collaborazione già individuati c’è il progetto “Brics” dell’Università di Parma, dedicato ai paesi emergenti: Legacoop Reggio Emilia, insieme con Coopfond e la cooperativa Boorea, sosterrà il progetto “BRICS. Potenziamento della dimensione internazionale della ricerca e della formazione in cooperazione con le Thertiary Education Institutions dei Paesi emergenti”.

E tra gli obiettivi delle due parti c’è la creazione di un centro dedicato ai temi cooperativi: Legacoop fornirà supporto alla creazione di un Centro internazionale di studi cooperativi all’interno dell’Università degli Studi di Parma, che possa allacciare relazioni su scala globale e rappresentare un punto di riferimento strategico e imprescindibile per il movimento cooperativo internazionale. Ruolo cruciale del centro sarà̀ inoltre la capacità di attrarre risorse comunitarie (principalmente tramite fondi europei) utili alla ricerca scientifica e alla valorizzazione della forma cooperativa su larga scala.

Oggi, di fronte al fallimento di tanti paradigmi economici e nel mezzo di una crisi drammatica che sta penalizzando pesantemente le nuove generazioni, la cooperazione si riafferma come possibile modello alternativo che, basato sul “fare insieme”, sull’accumulazione collettiva e intergenerazionale, sulla valorizzazione delle persone, del loro lavoro e della loro intelligenza, può disegnare un’economia più sostenibile ed armonica, per una società più equa e inclusiva: è questo il senso che porta la cooperazione a collaborare strettamente con il mondo universitario, per contribuire alla ricerca di nuovi paradigmi economici e a individuare un futuro attraente per le nuove generazioni.