SUCCESSO DEL CONVEGNO FINALE A BOLOGNA DELLA SCUOLA DELLA COOPERAZIONE DI COMUNITÀ

SUCCESSO DEL CONVEGNO FINALE A BOLOGNA DELLA SCUOLA DELLA COOPERAZIONE DI COMUNITÀ

Si è concluso, con la richiesta di una legge che dia veste giuridica certa alle cooperative di comunità, martedì 24 marzo a Bologna, presso la Sala Poggioli della Regione Emilia-Romagna, con una iniziativa pubblica il progetto “La cooperativa è una comunità” promosso da Alleanza delle Cooperative Italiane dell’Emilia-Romagna e di Reggio Emilia. Tema del convegno: “Fare cooperazione di comunità per lo sviluppo locale. Esperienze, competenze e strumenti operativi per la cura e la valorizzazione dei territori attraverso la cooperazione di comunità”. L’iniziativa ha visto una folta e qualificata partecipazione, con presenze da varie regioni italiane.

La parte saliente del progetto, co-finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, si è articolata con la realizzazione della Scuola della Cooperazione di Comunità – che è stata organizzata in 4 giornate tra ottobre e novembre 2014 nei paesi di Succiso e Cerreto Alpi, nell’Alto Appennino reggiano – che ha registrato una forte e qualificata partecipazione da molte regioni italiane. Il progetto è nato dall’esperienza delle cooperative di comunità situate nell’Alto Appennino reggiano, in particolare la cooperativa I Briganti di Cerreto di Cerreto Alpi e la cooperativa sociale Valle dei Cavalieri di Succiso. Sono cooperative nate in piccoli paesi, con l’obiettivo di mantenere in quel luogo una comunità viva, attraverso la forma dell’impresa cooperativa, creando i presupposti economici perché la gente del paese (specialmente i giovani), e il territorio nel suo complesso non scivolino a valle. Questo è stato possibile perché la comunità, in forma cooperativa, ha dato vita a una impresa economica che ha creato lavoro, ha dato risposte in termini di servizi agli abitanti del paese e ha saputo realizzare forme di ricettività prima non esistenti, anche innovative.

I lavori sono stati aperti da Giovanni Monti, presidente Alleanza delle Cooperative Italiane Emilia-Romagna. Dopo le relazioni introduttive di Maurizio Davolio e Giovanni Teneggi, per l’Alleanza Cooperative Italiane, sono intervenuti Federica Bandini e Renato Medei, dell’Università di Bologna, che ha curato una importante ricerca sul fenomeno delle cooperative di comunità, e l’assessore all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, Simona Caselli. Sono state presentate le esperienze di alcune cooperative di comunità dell’Emilia-Romagna: Erika Farina della cooperativa I Briganti di Cerreto di Cerreto Alpi, Alberto Bedeschi e Angelo Succi della OltreValle di Brisighella, Gianluca Verasani della FareCampo di Campogalliano, Oreste Torri della Valle dei Cavalieri di Succiso.

È seguita una tavola rotonda, coordinata da Carlo Possa, sul tema “Le cooperative di comunità sono utili. Cosa serve per il loro sviluppo?”, con Ivan Stomeo, presidente Borghi Autentici d’Italia, Alessandra Bonfanti, responsabile PiccolaGrandeItalia di Legambiente, Stefano Ferrari dell’Unpli, Comitato Pro Loco Emilia-Romagna, Paolo Bargiacchi, sindaco di Collagna e Paolo Venturi, direttore di Aiccon. Le conclusioni sono state di Pierlorenzo Rossi dell’Alleanza Cooperative Italiane Emilia-Romagna.

L’esperienza delle cooperative di comunità si sta sviluppando sia nelle aree interne, sia nei quartieri delle città o in paesi di pianura: la necessità di dare risposte a nuove esigenze sociali, il desiderio di rivitalizzare lo spirito comunitario, la voglia di valorizzare un territorio, l’esigenza di creare possibilità di lavoro a chi vuole rimanere legato alla sua terra o al suo quartiere, sono alcune delle motivazioni che stanno concentrando l’attenzione di sempre più cittadini e associazioni verso la forma cooperativa come espressione di una comunità.