SICREA GROUP FA RIPARTIRE LA CDC DI MODENA

SICREA GROUP FA RIPARTIRE LA CDC DI MODENA

La storia centenaria della CdC non si fermerà: l’intervento di Sicrea Group ha permesso all’azienda modenese di uscire dall’empasse salvaguardando oltre 280 posti di lavoro, una grande scommessa nel futuro e nelle possibilità di rilancio del colosso cooperativo. Sicrea Group, che trasferirà a Modena la propria sede direzionale, riunisce oggi ben 7 società per un fatturato previsto di circa 150 milioni di euro nel 2015. Sicrea Group, che raccoglie l’eredità della Cooperativa Muratori di Reggiolo, aveva già rilevato nel 2013 la storica cooperativa di costruzioni Orion di Cavriago, prima tramite affitto del ramo di azienda e poi con l’acquisito.

L’operazione con la Cooperativa di Costruzioni di Modena si inserisce in una prospettiva di sviluppo strutturale per Sicrea Group – afferma il presidente del gruppo Luca Bosi – La CdC si integra pienamente con le attività del gruppo e permette ad esso di acquisire un maggiore “peso specifico”, grazie al quale ne deriveranno una economia di scala, una efficiente gestione operativa e l’ottimizzazione dei costi indiretti. Per affrontare ancora meglio un mercato sempre più selettivo e competitivo”.

Il passaggio societario non sarà indolore: la situazione che ha costretto la Cooperativa di Costruzioni a ricorrere al Concordato preventivo è complessa. L’attuale portafoglio clienti della CdC non supera i 35 milioni di euro, sufficienti per garantire lavoro a circa 1/3 dei dipendenti. SICREA Group ha messo a preventivo una perdita di 2 milioni e 800 mila euro, sarà tuttavia richiesto un sacrificio da parte di tutti. I dipendenti sono chiamati a rinunciare a benefit e superminimo. Inizialmente sarà necessario inoltre il ricorso agli ammortizzatori sociali per parte della forza lavoro. “Tutti i dipendenti di CdC passeranno a Sicrea Group, mantenendo in toto il loro Contratto Nazionale di Lavoro, qualifica, anzianità di servizio e Trf – spiega Bosi – Non è un atto dovuto: sarebbe stato possibile tenere soltanto le risorse necessarie. Abbiamo preferito tutelare i lavoratori, nella convinzione che sapremo potenziare l’attività e richiamarli gradualmente al lavoro. Con Orion è andata così e auspichiamo che il modello positivo possa ripetersi anche a Modena”.

Alla conferenza stampa del 17 febbraio erano presenti anche Legacoop di Modena e Legocoop Emilia Ovest, che hanno contribuito con i propri strumenti finanziari a dare corpo all’iniziativa. “La cooperazione sta attraversando un momento difficile – ha affermato Gianluca Verasani, direttore di Legacoop Modena – l’accordo di oggi testimonia di come sia possibile ripartire superando confini territoriali ormai anacronistici”. “Si tratta di una operazione di sistema importante – fa eco Andrea Volta, vicepresidente di Legacoop Emilia Ovest – il movimento cooperativo può trovare anche nuove forme per perseguire un obiettivo di crescita”.

L’affitto del ramo di azienda sarà concretizzato il 19 febbraio attraverso la newco SIREM srl. Se tutte le condizioni sospensive relative al personale e al subentro dei cantieri si verificheranno, l’accordo sarà attivo già a partire dal 2 marzo, per far ripartire i lavori a pieno regime. La CdC è protagonista di importanti appalti nella provincia di Modena, come quello del Novi Park o del Sant’Agostino. Molti anche gli interventi in corso nell’area cratere del terremoto, che verranno portati a termine regolarmente. A livello nazionale verranno rilevati fra gli altri i cantieri relativi alla Filotramvia di Verona, all’Università La Sapienza di Roma e alla Statale di Milano.

L’ingresso in Sicrea Group aprirà anche interessanti prospettive verso l’internazionalizzazione d’impresa. Il gruppo è già operativo in Costa d’Avorio, centro strategico di un’area – quella dell’Africa del Ovest – che offre grandi prospettive di crescita, e sta finalizzando la presenza in altri mercati esteri, in particolare in Marocco e nell’area del Maghreb.

La joint-venture Modena/Reggio parte dunque sotto i migliori auspici. “Intendiamo ripartire su basi nuove – conclude il presidente Luca Bosi – vogliamo fare tesoro dell’esperienza e del know-how dell’azienda, ma daremo un taglio netto a tutte le criticità. Lavoreremo con serietà e massimo impegno, per concludere i cantieri in corso a acquisirne di nuovi”. Il piano di sviluppo prevede di portare il monte lavori a 50 milioni di euro già nel 2015, per salire a 60 nel 2016 e nel 2017.