Legacoop sulla legge regionale sulla legalità nella logistica, movimentazione merci, trasporto

Legacoop sulla legge regionale sulla legalità nella logistica, movimentazione merci, trasporto

“Finalmente!”: Alberto Armuzzi, presidente di Legacoop Servizi Emilia-Romagna, è soddisfatto e plaude all’approvazione da parte del Consiglio regionale dell’Emilia-Romagna della legge che promuove la legalità e la responsabilità sociale nelle attività di logistica, movimentazione merci, trasporto.

“È un provvedimento sul quale da tempo sollecitiamo la Regione – prosegue Armuzzi – non è la panacea di tutti i mali, ma è un tassello importante per riportare nell’alveo della legalità un settore nel quale sono in molti a non rispettare regole e contratti di lavoro, danneggiando i lavoratori e le imprese, come quelle a noi associate, che rispettano regole e contratti sviluppando e stabilizzando buon lavoro anche se questo comporta costi più elevati rispetto alle abitudini del mercato”.

Armuzzi, che si augura che le astensioni registrate nel voto “siano dovute alla dialettica politica, e non al merito», chiede che gli strumenti dalla legge siano resi subito operativi «a partire dalla Consulta, nella quale devono essere presenti tutti gli attori della filiera – committenti, enti pubblici, imprese del comparto, rappresentanze sindacali e tutti i soggetti deputati ai controlli – per svolgere un ruolo di vigilanza serrata e di promozione della legalità”.

“La legge va applicata da tutti e per tutti – incalza Armuzzi –, a partire dalle Pubbliche amministrazioni locali e nazionali che devono abbandonare la pratica dei bandi al massimo ribasso. Anche i committenti privati devono capire che, oltre che per ragioni etiche, scegliere partner inaffidabili fa risparmiare solo in apparenza, in quanto si perde in qualità ed efficienza delle prestazioni”.

“Noi – conclude Armuzzi – siamo da sempre convinti che il rilancio e il rafforzamento di una regione come la nostra passi per il sostegno alla qualità: dei processi, dei prodotti, della vita di tutti, a partire da quella dei lavoratori”.