LEGACOOP IN SUDAFRICA CON FONDAZIONE E35 E COMUNE  DI REGGIO EMILIA PER DIFFONDERE LA CULTURA COOPERATIVA

LEGACOOP IN SUDAFRICA CON FONDAZIONE E35 E COMUNE DI REGGIO EMILIA PER DIFFONDERE LA CULTURA COOPERATIVA

Legacoop Emilia Ovest ha partecipato nei giorni scorsi alla missione in Sudafrica, nella provincia del Gauteng, organizzata da Fondazione E35 con il Comune di Reggio Emilia. A Johannesburg si sono tenuti due workshop dedicati al sistema cooperativo italiano, il cui obiettivo era facilitare nuove progettazioni tra il sistema cooperativo emilia-no e la realtà cooperativa in Sudafrica.

Il primo workshop era incentrato su “New approaches for successful worker co-op development” e ha visto protagonisti la Regione Emilia-Romagna insieme a Legacoop rappresentata da Roberto Meglioli. Si è parlato principalmente della natura e del ruolo delle cooperative di lavoratori. A seguire, è intervenuto anche Antonio Caselli, presidente della cooperativa GresLab di Scandiano sul ruolo delle cooperative workers by out nel salvare e creare nuovi posti di lavoro.

Il secondo workshop “Organising and managing a successful consumer co-op” ha, invece, analizzato il ruolo delle cooperative di consumo. Fra gli interventi, quello di Tito Menzani dell’Università di Bologna per conto di Quadir – Scuola di Alta Formazione Cooperativa di Reggio Emilia e quello di Anna Verga di Coop Italian Food. «Si è trattato – racconta Roberto Meglioli di Legacoop – di una esperienza breve, intensa e positiva. Abbiamo trasmesso valori culturali cooperativi, metodi e pratiche utili a realizzare al meglio la loro impresa cooperativa e a delineare sullo sfondo passi necessari per un sistema cooperativo più strutturato. Sono rimasto colpito dalla loro voglia di emergere sia socialmente che economicamente. Voglia di realizzare con lo strumento cooperativo il loro futuro lavorativo e lo sviluppo delle comunità. Mi hanno fatto riflettere sulla dimensione internazionale dei nostri valori. Ci hanno fatto tante domande per capire come si riesca a costruire una cooperativa di successo e quali errori evitare. Lo scambio è stato molto proficuo e penso che alla fine si sia compreso bene che per rimanere sul mercato un’impresa cooperativa debba avere contemporaneamente oltre ai fini produttivi e di equilibrio economico alti valori sociali e mutualistici. I risultati dei workshops e del meeting sono stati ritenuti validi e positivi da entrambi i soggetti cooperativi coinvolti la cooperazione. Dovremo quindi sviluppare ulteriori momenti progettuali e di scambio caratterizzati della concretezza e dall’utilità per i due sistemi cooperativi e per le singole cooperative aderenti».

«Torno a casa – aggiunge Antonio Caselli presidente della cooperativa GresLab – più ricco di come sono partito. E’ stata un’esperienza molto significativa non solo per loro a cui abbiamo cercato di trasmettere alcune competenze necessarie per sviluppare impresa cooperativa, ma anche per noi perché ci hanno coinvolto con tanta passione e voglia di imparare. Mi hanno ricordato il periodo in cui ci siamo rimboccati le maniche per trasformare la società in cui lavoravamo in cooperativa grazie all’opportunità offerta dal workers buy out. Senza sacrificio, impegno economico e voglia di fare, non ci saremmo riusciti. In Sudafrica ho conosciuto tanti giovani desiderosi di vivere del proprio lavoro e interessati a capire come sviluppare cooperazione attraverso la fiducia e l’impegno condiviso, aspetti imprescindibili per chiunque voglia fare cooperativa. Sono grato per questa esperienza e sono sicuro che occorra coltivare ulteriormente questo scambio».

Le conclusioni del seminario hanno visto l’intervento del Premier del Gauteng David Makhura: “E’ la più completa operazione di cooperazione internazionale che abbiamo fatto.

Dobbiamo far fruttare l’amicizia che ci lega agevolando lo sviluppo di cooperazione nei vari settori economici, dalla produzione ai servizi alla persona”. Sono intervenuti anche Serena Foracchia, assessore alle Relazioni internazionali del Comune di Reggio Emilia, e l’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli, a testimonianza del sostegno a questa progettualità a livello istituzionale e cooperativo.