L’EDIZIONE REGGIANA DEL GIORNALE DI STRADA PIAZZA GRANDE COMPIE UN ANNO

L’EDIZIONE REGGIANA DEL GIORNALE DI STRADA PIAZZA GRANDE COMPIE UN ANNO

Piazza Grande Reggio Emilia compie un anno. Lo storico giornale di strada fondato dalle persone senza dimora, da febbraio dello scorso anno è presente anche per le strade di Reggio e proprio a febbraio spegne la prima candelina. Le associazioni promotrici del progetto editoriale, Papa Giovanni XXIII, Dar Voce e Forum Terzo Settore insieme all’associazione Piazza Grande di Bologna si ritroveranno in piazza Fontanesi, sabato 14 febbraio alle 11. Sarà presentato il numero di febbraio del mensile ma sarà anche l’occasione per un momento di incontro tra i lettori, i diffusori e la redazione. Mascotte per un giorno i bellissimi asini di Massimo Montanari che porteranno nelle bisacce le copie del nuovo numero del mensile dei senza dimora reggiani. Racconterà la sua esperienza un diffusore del periodico che proprio grazie alle vendite è riuscito, non facendo l’elemosina, a cambiare la propria vita. Con lui Liviana Iotti, direttrice editoriale di Piazza Grande Reggio Emilia, Leonardo Tancredi, direttore editoriale di Piazza Grande Bologna, Umberto Bedogni, presidente di Dar Voce.

Il giornale “Piazza Grande” nasce a Bologna nel 1993 per contrastare l’esclusione sociale e affermare i diritti dei senza tetto. Piazza Grande ha rappresentato storicamente una modalità nuova di intervento sociale: il giornale, infatti, veniva scritto, redatto e diffuso da persone senza fissa dimora i quali potevano così iniziare percorsi di recupero basati sulla logica, innovativa per gli inizi degli anni ’90, dell’empowerment e dell’aiuto di tipo non assistenziale. A partire da questa esperienza vengono avviati progetti, iniziative ed azioni che vedono come soggetti attivi, e non più come semplici utenti, i senza fissa dimora del territorio bolognese e persone appartenenti ad altre fasce di esclusione sociale. Protagonisti di questa esperienza sono i cittadini invisibili, mai quotati nel mercato delle relazioni sociali. L’Associazione è il luogo in cui i cittadini svantaggiati si organizzano per risolvere i propri problemi, per mettere assieme capacità e idee, per costruire occasioni di reddito, per affrontare il problema della abitazione, per migliorare le prestazione dei servizi della città e per autogestirsi. L’associazione in oltre vent’anni di vita dà impulso ad una progettualità ricca di iniziative.

Oggi il giornale è cambiato seguendo il mutamento della condizione dei senza dimora, del panorama dell’esclusione sociale ma anche delle esigenze di comunicazione della redazione. Chi scrive il giornale non sono più solo senza tetto, ma anche giovani giornalisti volontari, professionisti nel campo sociale. Su Piazza Grande si parla delle storie degli esclusi, dei temi del sociale, delle attività e dell’impegno delle associazione, del volontariato, della cooperazione sociale. Sul numero che è uscito in questi giorni appare anche un articolo sulla cooperazione sociale e i riflessi dell’inchiesta romana che ha coinvolto alcune cooperative sociali. Nei numeri precedenti si è parlato delle cooperative sociali Zora, Camelot, Il Fiore e del tema della morosità con una intervista a Sauro Paganelli, responsabile finanza e controllo della cooperativa sociale Coopselios.