La cooperativa Cila ha inaugurato l’impianto di biogas

La cooperativa Cila ha inaugurato l’impianto di biogas

Grandissima partecipazione sabato 10 novembre per l’inaugurazione dell’impianto di biogas realizzato dalla cooperativa Cila di Novellara. L’impianto sorge su una superficie di 20.000 mq ed è in grado di produrre energia elettrica per circa 3000 famiglie, il corrispondente di 8.000 abitanti equivalenti serviti. L’impianto sorge nei pressi della sede della cooperativa, a Novellara, in via Levata. All’inaugurazione sono intervenuti, dopo la presentazione del progetto da parte del presidente Graziano Salsi, il sindaco di Novellara Raul Daoli, Simona Caselli, presidente di Legacoop Reggio Emilia, Roberta Rivi, assessore provinciale all’Agricoltura, Giuseppe Alai, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano, Giovanni Luppi, presidente nazionale di Legacoop Agroalimentare. Le conclusioni sono state affidate a Tiberio Rabboni, assessore regionale all’Agricoltura. Gli interventi hanno messo in evidenza in particolare il ruolo della cooperazione agricola e la sua capacità di innovarsi, e la necessità di garantire e valorizzare la qualità dei prodotti agroalimentari. Nella gremitissima sala della Cila erano presenti le autorità locali, numerosi soci e lavoratori della co-operativa, cittadini di Novellara, rappresentanti delle associazioni agricole (Cia, Coldiretti e Associazione Agricoltori), di Iren e Sabar, del mondo cooperativo.

Abbiamo iniziato a ragionare di produzione di energia da fonte rinnovabile – ha spiegato Graziano Salsi, presidente della cooperativa – nel corso del 2008, quando le norme europee sulle agroenergie sono state recepite e attuate anche dall’Italia. Il progetto del biogas è stato studiato e inserito nel piano di sviluppo aziendale 2008-2011. L’obiettivo ha riguardato la crescita delle produzioni del latte per il Parmigiano Reggiano e del suino pesante in filiera no ogm, mantenendo ben saldi il core business aziendale dei prodotti tipici. L’impianto del biogas – ha proseguito Salsi – è stato studiato per risultare compatibile con le colture e le produzioni tradizionali sfruttando i reflui zootecnici e le bio-masse vegetali provenienti dagli allevamenti e dai terreni di proprietà e conduzione della Cila. L’im-pianto viene alimentato a volume per il 78% con reflui zootecnici in grado di sviluppare 426 Kw e per il 22% da biomassa vegetale che sviluppa 573 Kw per complessivi 999 Kw, Da sottolineare inoltre i notevoli vantaggi ambientali del biogas derivanti dal risparmio di carburanti fossili (1,900 TEP anno). L’anidride carbonica rilasciata è infatti di origine agricola e non fossile e quindi la produzione di energia risulta essere ad emissione zero. Il materiale digestato in uscita dall’impianto risulta avere vantaggi nella riduzione degli effetti odorigeni oltre a risultare un ottimo fertilizzante di elevata assimilazione da parte delle colture vegetali”.

Il processo di ottenimento del biogas avviene per fermentazione di sostanza organica in digestori anaerobici ad opera di microrganismi metanigeni. Il biogas opportunamente purificato è in grado di essere utilizzato dal motore di cogenerazione in funzione 24 ore su 24 esprimendo una potenza nominale da 999 Kw in grado pertanto di produrre energia elettrica pari ad 8 milioni di Kwh all’anno oltre ad energia termica. Tale produzione è riferita ad un calcolo di funzionamento del cogeneratore per 8000 ore anno (al netto dei fermi tecnici) ed in grado di esprimere ricavi per 2 milioni di euro circa

Si tratta di un investimento significativo per 4,5 milioni di euro, di cui più della metà con ricadute favorevoli per l’economia e l’occupazione per le imprese del territorio che hanno lavorato alla costruzione dell’impianto. La nostra forza – ha concluso Salsi il presidente di Cila – è sempre stata quella di coniugare la tradizione e l’innovazione: manteniamo le produzioni di alta qualità ma guardiamo anche alle nuove opportunità”.

I numerosi presenti si sono poi trasferiti nel nuovo impianto per il taglio del nastro, dopo la bene-dizione da parte di don Carlo Fantini. E’ seguita la visita all’impianto, che raggiunge elevati livelli di tecnologia:

Di seguito una breve intervista a Graziano Salsi, presidente di Cila.