Il “Blueprint” dell’ICA per lo sviluppo della cooperazione mondiale: il piano decennale della cooperazione 2013 – 2020

Il “Blueprint” dell’ICA per lo sviluppo della cooperazione mondiale: il piano decennale della cooperazione 2013 – 2020

Nel contesto socio-politico ed economico attuale, la crisi finanziaria originatasi nel 2007, ha portato molti paesi nel baratro della recessione economica, costringendo i rispettivi governi a manovre di taglio della spesa pubblica con conseguente sofferenza di tutti i settori sociali, rendendo i cittadini ulteriormente in balia dei “fallimenti del mercato”.

Inoltre, i nuovi assetti di potere economico che si sono determinati, hanno generato disuguaglianze sempre più marcate. In questo contesto si inserisce il modello cooperativo come risposta alle problematiche che affliggono i nostri tempi,international_year_of_cooperatives_2012_logo la cui strategia di sviluppo, nel mutato assetto geopolitico, deve avere come obiettivo la conoscibilità e l’identificazione del sistema cooperativo come modello aziendale “anti-crisi”, in equilibrio tra principio di economicità e rispetto ambientale, che valorizza gli individui.

Riferendosi al Blueprint il presidente dell’ICA Dame Pauline Green ha detto: ” abbiamo l’opportunità di portare avanti questo progetto e cambiare la vita delle persone”.

Il Blueprint, contiene quattro aree principali e mira a chiarificare il messaggio cooperativo verso le persone.

Il direttore generale dell’ICA, Chuck Gould, ha riferito che il progetto è guidato dalla visione che la cooperazione possa diventare il modello di business più florido ed in rapida espansione nei prossimi anni.
Il progetto si suddivide in cinque aree chiave sulle quali è necessario lavorare per ottenere questo obiettivo.

Il capitolo 1 si concentra sulla partecipazione, ponendo i sette principi cooperativi come caposaldo e rivelando il modo in cui le cooperative contribuiscono a creare comunità attive.
Il Blueprint descrive la partecipazione e il coinvolgimento dei cittadini e dei lavoratori come il cuore del modello cooperativo.
Alle persone viene data una voce in capitolo e ciò rende più facile ottenere collaborazioni a lungo termine.

Il capitolo 2 del Blueprint si focalizza sulla sostenibilità del modello di business cooperativo.
Il progetto mira a rendere la sostenibilità un termine universalmente associato al mondo cooperativo entro il 2020.

Chuck Gould, direttore generale di ICA, parlando di sostenibilità applicata alle cooperative, ha riferito come attualmente essa venga definita solo in termini economici e non socio-ambientali, per questo motivo le cooperative non sono ancora state riconosciute come un modello economico sostenibile.

Il documento sostiene che le cooperative, mettendo i bisogni dell’individuo anziché il profitto al centro, sono un modello di business con una dimensione etica. Oltre a questo il Blueprint mostra come le cooperative abbiano una tendenza a resistere alle crisi che la storia ha posto dinanzi a loro proprio grazie a queste caratteristiche.
La crisi finanziaria attuale per molti versi è stata causata dal perseguimento degli interessi privati dei manager aziendali anziché di quelli dei portatori di interesse, siano essi lavoratori, fornitori o clienti.
Il modello cooperativo invece ha come obiettivo principale quello di perseguire gli interessi di tutti i portatori di interesse e non solo di quelli del singolo.

Secondo Chuck Gould questo è il punto focale per far capire alle persone il ruolo che le cooperative giocano nel costruire un mondo ed un futuro migliore, il messaggio deve essere divulgato in modo tale da portare all’attenzione di tutti il modo in cui il modello cooperativo opera.

Il capitolo 3 si focalizza su come costruire il messaggio cooperativo e su come mettere in sicurezza l’identità della cooperativa.

Il Blueprint spiega quali principi applicare e quali no, variando tra le varie nazioni e giurisdizioni.
Tutto questo per sviluppare una serie di simboli cooperativi comuni per lanciare la promozione del modello a livello globale.
Oltre a questo viene prevista la formazione: è necessario che tutti i membri di una cooperativa sappiano cos’è realmente così da essere in grado di comunicare meglio il messaggio della stessa.

Il capitolo 4 focalizza la sua attenzione sull’assicurare una solida base legale per la crescita del modello cooperativo.
La legislazione riferita al modello non è la stessa in ogni stato in quanto ognuno di essi ha legiferato secondo la propria storia ed esperienza. Per questo motivo è assolutamente necessario dare una traccia comune, identificare le aree critiche comuni e sviluppare attività di lobby che garantiscano le stesse tutele a livello globale.

Una domanda molto importante da porsi, secondo il Blueprint, è se il contributo al benessere nazionale possa giustificare un trattamento diverso per le cooperative, se questo sia opportuno per mantenere un buon livello di concorrenza e se , in questo caso, sia necessario sviluppare leggi antitrust ad hoc.
Viene suggerito anche lo sviluppo di un meccanismo di valutazione dei quadri giuridici nazionali e la misura in cui essi supportano le cooperative.

Il capitolo 5 si occupa di come assicurare capitali alla cooperativa senza comprometterne il controllo da parte dei membri.

Vengono proposte varie opzioni tra le quali il finanziamento con capitale proprio da parte dei membri esistenti garantendo però prima un chiaro obiettivo per l’impiego di quei fondi, trasparenza nell’utilizzo e remunerazione del capitale ottenuto.
L’obiettivo è quello di porre la cooperativa come un’istituzione verso la quale il membro o il cittadino possa investire liberamente, che rappresenti un investimento sui bisogni umani di una comunità anziché prettamente finanziari.

Blueprint è un documento che incarna la visione di chi vive nel mondo cooperativo e guarda all’andamento globale in prospettiva, cercando attraverso la stesura di 5 punti principali, la chiave di lettura dello sviluppo futuro dell’umanità. L’alleanza cooperativa internazionale (ICA) svolge certamente un ruolo centrale nella pianificazione e realizzazione di questa strategia programmatica decennale, ma certamente non la potrà sviluppare da sola, sarà necessario tutto il sostegno delle organizzazioni nazionali e di tutti coloro che gravitano intorno al mondo cooperativo, ma soprattutto da parte di chi questo mondo ancora non lo conosce.

Potete scaricare e leggere il testo integrale del Blueprint qui.