Festeggiati a Novellara i 90 anni di Giannetto Gatti

Festeggiati a Novellara i 90 anni di Giannetto Gatti

Grande festa il 1 dicembre al Teatro Tagliavini di Novellara, dedicata a Giannetto Gatti ed ai suoi 90 anni. Gatti, straordinaria figura di cooperatore, ha ricoperto importanti incarichi alla guida di cooperative agricole fin dal primo dopoguerra, tra cui la Cila, Attualmente è presidente della Latteria San Giovanni, una delle più importanti latterie sociali nella zona del Parmigiano Reggiano.

E’ stata una festa per il paese e per la cooperazione, senza retorica, ma ricca di suggestioni e di emozioni, scaturite dall’intensa vita di Giannetto Gatti, dedicata alla sua terra e alla cooperazione. Il teatro era gremito di autorità, cooperatori, cittadini di Novellara, persone che hanno incontrato Gatti nella sua lunga vita, attraverso l’esperienza nella Resistenza, nella politica e nella cooperazione. Sul palco del teatro, ad annodare i fili di una vita coraggiosa e intensa con le trasformazioni sociali ed economiche di un territorio, i giornalisti Stefania Bondavalli e Mattia Mariani, e lo stesso Giannetto Gatti, lucidissimo e pimpante a dispetto degli anni.

L’iniziativa è stata organizzata dal Comune di Novellara, dalla Cila, dalla Latteria San Giovanni, da Legacoop e da Confcooperative, in occasione dell’Anno Internazionale delle cooperative. Sono intervenuti il sindaco di Novellara Raul Daoli, la presidente di Legacoop Reggio Emilia Simona Caselli, il presidente di Confcooperative Giuseppe Alai, anche nella sua veste di presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, e il presidente nazionale di Legacoop Giuliano Poletti. Tutti hanno non solo ricordato il ruolo di Gatti nella vita di Novellara e della cooperazione agricola reggiana, ma hanno sottolineato anche lo stretto legame tra le sue esperienze, le sue scelte di dirigente cooperativo e le trasformazioni e lo sviluppo del mondo agrario nella nostra provincia.

E’ intervenuta all’iniziativa anche il Vice Prefetto Vicario Adriana Cogode, che ha apposto al collo di Giannetto Gatti il nastro e la croce di Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana, onorificenza concessa dal Presidente Giorgio Napolitano. Presenti in sala autorità e dirigenti cooperativi, tra cui la senatrice Leana Pignedoli e il presidente regionale di Legacoop Paolo Cattabiani.

Tra un intervento e l’altro i ragazzi della Scuole Medie di Novellara hanno letto brani tratti dal libro “Bracciante, soldato e partigiano, cooperatore“, dedicato alle esperienze di Giannetto Gatti e curato da Lucio Levrini. Il libro, edito dal Centro Culturale Lucio Lombardo Radice, nella prima parte vede il racconto della propria vita di Gatti, dall’infanzia vissuta nelle campagne novellaresi, nel Podere Chittona, a pochi passi dalla Minghella: è in realtà uno sguardo attento sulla vita e sui problemi della campagna reggiana tra le due guerre, quando a nove anni si era già braccianti. Poi ci sono i racconti della vita militare, e l’importante esperienza nella Resistenza.”Ritornato a San Giovanni dalla montagna il 28 aprile, Gatti ha la sensazione “che c’era tutto da fare: bisognava riparare i danni provocati dal fascismo e dalla guerra, ricostruire un’economia che si era fermata, procurare lavoro alle tante famiglie disoccupate che non sapevano come dare da mangiare ai loro bambini”. La cooperativa, pensò Gatti, è un mezzo che può dare risposta a quei problemi. Inizia l’esperienza nella cooperazione, con le prime cooperative di braccianti di Novellara che poi confluirono nel 1979 nella Cila, assieme alla Cooperativa Agricola di Santa Vittoria. Cooperative che fecero scelte importanti (tra tutte l’acquisto della terra) e lungimiranti, non sempre condivise. E’ un racconto che in pratica non finisce, perchè Gatti assunse poi la guida della Latteria San Giovanni, di cui è tutt’ora presidente.

Il libro riporta poi importanti testimonianze di dirigenti cooperativi e di persone che l’anno conosciuto da vicino e hanno con lui collaborato. In realtà non sono solo testimonianze su Gatti e il suo impegno, ma sulle trasformazioni che quel territorio ha vissuto. Significativo a questo riguardo anche lo sguardo sulla vita sociale nel territorio della Minghella e del Ponte Briciole (famoso per le sue Feste dell’Unità, nei ricordi di Patrizia Barani (sì, proprio la Patti della segreteria di Legacoop). Il libro si chiude con una intervista a Gatti di Lucio Levrini e con una analisi del contesto storico ed economico nel periodo attraversato dall’esperienza di Gatti.

Il libro è aperto da un saluto del sindaco di Novellara, Raul Daoli, e dalla prefazione del presidente di Legacoop Simona Caselli.