Debiti PA: per l’Alleanza delle Cooperative Italiane il Parlamento deve convertire subito il decreto, semplificando ed accelerando le procedure

Debiti PA: per l’Alleanza delle Cooperative Italiane il Parlamento deve convertire subito il decreto, semplificando ed accelerando le procedure

Il testo del decreto riguardante i debiti della pubblica amministrazione va migliorato, semplificando ed accelerando le procedure per la riscossione dei crediti, ma deve anche essere convertito subito, perché le imprese hanno assoluto bisogno di accedere in tempi rapidi alle risorse stanziate.

È questa la richiesta avanzata l’11 aprile da Giuliano Poletti, presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, nel corso dell’audizione presso le Commissioni speciali riunite di Camera e Senato, al quale ha partecipato insieme al Coordinatore dell’Alleanza, Vincenzo Mannino.

Le procedure previste nel decreto – ha sottolineato Poletti – sono ancora troppo complesse; occorre quindi che il Parlamento provveda a semplificarle per evitare il rischio che il provvedimento resti lettera morta, come è già avvenuto con il decreto sulle certificazioni dei debiti della p.a. del luglio 2012”.

Le gravissime difficoltà delle imprese – ha aggiunto Poletti – rendono indispensabile garantire una rapida ed effettiva erogazione delle risorse disponibili: per questo ci appelliamo al senso di responsabilità del Parlamento e chiediamo che il decreto venga migliorato e convertito subito, perché immettere queste risorse nel sistema produttivo è interesse non solo delle imprese, ma di tutto il Paese”.

Infine, l’esigenza di guardare al futuro. “Una volta che si sarà accertato l’effettivo ammontare dello stock del debito delle pubbliche amministrazioni sarà indispensabile definire modalità e tempi per il rimborso totale alle imprese – ha concluso Poletti – ed evitare che il fenomeno si riproduca: per questo bisogna fare sì che i vincoli del patto di stabilità interno non ostacolino la piena applicazione della normativa italiana di recepimento della Direttiva UE sui pagamenti”.