“COOPERATORI, FACCIAMO UN PASSO AVANTI” L’EDITORIALE DI CARTE IN TAVOLA, PERIODICO DI CIR FOOD

“COOPERATORI, FACCIAMO UN PASSO AVANTI” L’EDITORIALE DI CARTE IN TAVOLA, PERIODICO DI CIR FOOD

Su “Carte in tavola”, il periodico di approfondimento di CIR food, è stato pubblicato nel numero di aprile questo editoriale del direttore Ermes Bonacini.

 Nel momento in cui andiamo in stampa con Carte in Tavola lo scenario politico-istituzionale del nostro Paese è inceppato. Speriamo che al momento dell’arrivo del periodico ai nostri soci una soluzione vera, non un rimedio qualunque, sia stata condivisa e varata. Con questo non bisogna cadere nell’errore di aspettare che sia sempre qualcun altro a risolvere i problemi.

Qualsiasi corso prenderà la situazione, questa volta non funzionerà se non diventeranno protagonisti tutti coloro che lavorano e che progettano nel segno dell’innovazione, che sviluppano idee per attivare mercati nuovi ed un nuovo fronte di domanda in Italia, in Europa e nel mondo.

La piattaforma dell’Alleanza Cooperative Italiane nei confronti della Politica è concentrata sullo sblocco dei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione e dei crediti da parte delle banche. E’ una questione di sopravvivenza e se queste condizioni non si realizzano è crisi nera per tante imprese, sia cooperative che private, che hanno sostenuto l’occupazione ed hanno dato vita ad opere, prodotti e servizi di eccellenza.

Alcuni media ed alcuni politici non proprio disinteressati si sono scagliati contro il modello cooperativo in quanto tale, mentre nel mondo viene indicato come un modo socialmente evoluto di veicolare le migliori energie nella costruzione di uno sviluppo sostenibile ed impermeabile ai falsi miti dell’ultimo decennio. Il problema, però, non è il modello in sé, ma la distinzione tra le imprese cooperative vere, etiche, rispettose delle regole e delle persone rispetto a quelle che si sono date la forma cooperativa solo per essere competitive in modo sleale, senza applicare i contratti di lavoro.

Inoltre c’è il problema della governance delle grandi imprese cooperative, inutile nasconderselo, della tentazione all’autoreferenzialità, che in assenza di ricambio dei gruppi dirigenti, può prendere il sopravvento.

I giovani cooperatori di “Generazioni” a Reggio Emilia sono intervenuti su questi temi sollecitando una collaborazione tra generazioni per rinnovare e rilanciare un modello economico che ha ancora molto da esprimere.

In CIR food questo auspicato processo di ricambio generazionale del gruppo dirigente è iniziato nel 2012 ed è tuttora in corso. Per fortuna non è l’unica cooperativa che ha saputo avviarsi “motu proprio” su questa strada, non spinta dalla crisi, ma in una situazione di solidità economica e rappresenta senz’altro uno degli esempi che possono essere guardati con interesse.

Ma si sa che molti mezzi di informazione, quando parlano delle cooperative, preferiscono dare risonanza alle cattive notizie, a volte anche con qualche forzatura. Questo non aiuta certo a creare fiducia da parte dell’opinione pubblica ed autostima da parte dei cooperatori, che in Emilia Romagna, in Toscana e in altre Regioni rappresentano una forza così importante del mondo dell’imprenditoria e del lavoro.

Allora noi soci delle cooperative, che siamo tanti e siamo portatori di importanti saperi e voglia di fare, come possiamo agire davanti a questo scenario?

Abbiamo la possibilità ed il diritto di partecipare, di chiedere risposte, di esprimere critica e dissenso quando è necessario, proporre indirizzi e pretendere equità nei costi sociali e coraggio nelle scelte strategiche.

In una parola, possiamo e dobbiamo fare un passo avanti.