Congresso provinciale Legacoop 2014: Il workers buyout

Congresso provinciale Legacoop 2014: Il workers buyout

In tempo di crisi il workers buyout sta prendendo sempre più piede e diventando una pratica diffusa la dove aziende in crisi, che faticano ad ottenere credito o, come nel caso di Arbizzi, faticano a trovare un ricambio generazionale rischiano di lasciare a casa e senza più prospettive decine di lavoratori.

In questi casi i lavoratori con il sostegno di Legacoop Reggio Emilia possono intraprendere la strada del workers buyout, un intervento che vede i dipendenti diventare soci di una nuova cooperativa atta a gestire e portare avanti l’attività verso la quale gli stessi soci sono stati dipendenti fino al giorno prima.
Il processo non è semplice, ma i 5 casi avuti a Reggio Emilia dimostrano il successo di questo tipo di attività, in cui i soci lavoratori si sentono finalmente parte dell’impresa per la quale lavorano ed ottengono quindi ottimi risultati.

Quali sono i casi di workers buyout avuti fino ad ora?

Attualmente parliamo di 5 cooperative con un fatturato complessivo di 30,5 milioni di euro e che contano 158 lavoratori.

 

Artlining:

E’ una cooperativa di produzione interni per cravatte, nel 2009 è stata costituita, nel 2010 è stata acquisita l’azienda e nel 2014 gli immobili.
Il suo fatturato è di due milioni di euro ed attualmente i bilanci sono in utile.

Greslab:

E’ una cooperativa di produzione ceramiche, è stata costituita nel 2011 da 30 soci lavoratori, nel 2013 ha raggiunto i 60 soci lavoratori e nel 2014 ha acquisito l’azienda.
Il suo fatturato è di 15 milioni di euro ed i suoi bilanci sono attualmente in utile.

Infissi design:

E’ una cooperativa che si occupa di serramentistica e case in legno, è stata costituita nel 2011 e conta 10 soci.
Il suo fatturato è di un milione di euro.

 

Textyle:

E’ una cooperativa che si occupa di controllo qualità tessuti, costituita nel 2012 conta 60 soci lavoratori.
Il suo fatturato è di 2,5 milioni di euro.

 

Arbizzi:

E’ una cooperativa che si occupa di commercializzazione di materiale da imballaggio, è stata costituita nel 2014 da 16 soci lavoratori e la sua particolarità sta nel fatto che il workers buyout è stato portato avanti poiché l’ex proprietà non aveva il ricambio generazionale che guidasse l’impresa di famiglia.
Il suo fatturato è di 10 milioni di euro ed il suo bilancio è attualmente in utile.