APPALTI A RISCHIO DAL 1 NOVEMBRE:  L’ALLARME DELL’ALLEANZA DELLE COOPERATIVE ITALIANE

APPALTI A RISCHIO DAL 1 NOVEMBRE: L’ALLARME DELL’ALLEANZA DELLE COOPERATIVE ITALIANE

A poco più di un anno da un analogo rischio, è di nuovo allarme sul possibile imminente blocco degli appalti dei Comuni, con ripercussioni pesantissime sia sulle amministrazioni locali che sulle aziende fornitrici degli enti pubblici.

“Se in queste ore non interverranno proroghe – sottolinea l’Alleanza Cooperative Italiane di Reggio Emilia (Agci, Confcooperative e Legacoop) – dal primo novembre saremo alla paralisi, perchè proprio in quella data entreranno in vigore le norme che prevedono che tutti i comuni non capoluogo debbano procedere all’assegnazione di lavori e all’acquisizione di beni e servizi nell’Ambito delle Unioni dei Comuni, dove esistenti, o costituendo appositi accordi consortili tra i Comuni. Non solo: chi non si adegua non potrà neppure avviare le procedure di gara, perchè l’Autorità Anticorruzione ha l’esplicito divieto di rilasciare il codice che va ad identificare la stessa procedura ed è necessario ai fini della pubblicazione dei bandi per lavori o forniture di beni e servizi. La conseguenza – prosegue l’Alleanza Cooperative Italiane di Reggio Emilia – è che si sta andando alla paralisi degli appalti anche nei comuni più piccoli, in un caos normativo destinato a protrarsi ancora per mesi. Questa nostra posizione ha il conforto dello stesso presidente dell’Anac Raffaele Cantone.

“I Comuni sotto i diecimila abitanti, infatti, saranno esentati dagli attuali obblighi circa l’aggregazione a partire dal primo gennaio 2016, ed è evidente – sottolinea l’Alleanza delle Cooperative – che in questi due mesi è assai improbabile che compiano passi per sbloccare un’impasse (e sono interessati anche gli appalti sotto la soglia dei 40.000 euro) che si risolverà da sola all’inizio del nuovo anno, producendo danni, nel frattempo, sulle imprese legate al lavoro con le amministrazioni locali. A questo punto – conclude l’Alleanza Cooperative Italiane di Reggio Emilia – è urgente una proroga della normativa precedente, così come avvenne anche a seguito della nostra denuncia nel luglio 2014, e, contemporaneamente, un collegamento serio delle nuove norme a quel Codice Appalti che ancora non ha visto la luce in Parlamento, nonostante sia ben evidente l’importanza delle questioni di cui si sta parlando sia da un punto di vista economico che sul versante della legalità. In sostanza: la mancanza di un provvedimento repentino bloccherebbe di fatto quei pochi investimenti pubblici che ci sono sul territorio”.